KEN SARO-WIWA scrittore e martire per l'Africa
Ken Saro-Wiwa (1941-1995), nato a Bori in Nigeria, laureato in inglese a Ibadam, ha insegnato nelle università di Nsukka e Lagos. Scrittore molto prolifico, ha pubblicato oltre ventisei libri di vario genere letterario (romanzi, racconti, poesie, libri per l’infanzia) tra cui Sozaboy, il suo romanzo di maggior successo, basato sulle memorie di un ragazzo-soldato sullo sfondo della guerra civile nigeriana. Collaboratore di programmi radiofonici e televisivi era molto popolare nel suo paese. Ambientalista e attivista per la difesa dei diritti umani, nel 1993 è diventato presidente del MOSOP (Movimento per la salvaguardia degli Ogoni), che si batte per questa martoriata etnia e contro i disastri ecologici causati dalle compagnie petrolifere. Accusato d’omicidio insieme ad altri otto compagni e condannato a morte da un tribunale speciale, è stato impiccato, nonostante le pressioni internazionali, il 10 novembre del 1995. Nel 1997 è stato candidato al premio Nobel per la pace.
"...tutti noi siamo di fronte alla Storia. Io sono un uomo di pace, di idee. Provo sgomento per la vergognosa povertà del mio popolo che vive su una terra molto generosa di risorse; provo rabbia per la devastazione di questa terra; provo fretta di ottenere che il mio popolo riconquisti il suo diritto alla vita e a una vita decente. Così ho dedicato tutte le mie risorse materiali ed intellettuali a una causa nella quale credo totalmente, sulla quale non posso essere zittito. Non ho dubbi sul fatto che, alla fine, la mia causa vincerà e non importa quanti processi, quante tribolazioni io e coloro che credono con me in questa causa potremo incontrare nel corso del nostro cammino. Né la prigione né la morte potranno impedire la nostra vittoria finale..." Ken Saro-Wiwa
UNA POESIA DI KEN SARO-WIWA
La vera prigione
Non è il tetto che perde
Non sono nemmeno le zanzare che ronzano
Nella umida, misera cella.
Non è il rumore metallico della chiave
Mentre il secondino ti chiude dentro.
Non sono le meschine razioni
Insufficienti per uomo o bestia
Neanche il nulla del giorno
Che sprofonda nel vuoto della notte
Non è
Non è
Non è.
Sono le bugie che ti hanno martellato
Le orecchie per un'intera generazione
E' il poliziotto che corre all'impazzata in un raptus omicida
Mentre esegue a sangue freddo ordini sanguinari
In cambio di un misero pasto al giorno.
Il magistrato che scrive sul suo libro
La punizione, lei lo sa, è ingiusta
La decrepitezza morale
L'inettitudine mentale
Che concede alla dittatura una falsa legittimazione
La vigliaccheria travestita da obbedienza
In agguato nelle nostre anime denigrate
È la paura di calzoni inumiditi
Non osiamo eliminare la nostra urina
E' questo
E' questo
E' questo
Amico mio, è questo che trasforma il nostro mondo libero
In una cupa prigione.
Attualmente in Italia si può trovare un suo libro "Foresta di Fiori", è una raccolta di diciannove racconti nei quali il grande scrittore nigeriano ci regala un delicato e ironico affresco della Nigeria, delle sue contraddizioni, delle sue tradizioni millenarie, delle grandi tragedie che l'affliggono ; ed ora anche il suo capolavoro " Sozaboy " , tradotto da Roberto Piangatelli ed edito da Baldini Castoldi Dalai , la cui edizione originale è del 1985, e che si ispira alla guerra civile del Biafra che ha devastato la Nigeria dal 1967 al 1970.
http://www.artcurel.it/ARTCUREL/ARTE/LETTERATURA/KenSaroWiwa.htm
No comments:
Post a Comment