Thursday, August 28, 2008

OPEN YOUR MIND

As immigrants in New Jersey my sister and I were the only black kids in our school and everyone was curious and wanted to be friends with the African girls.

I remember an occasion where I met a kid at the playground, I had never seen him before, he just kept staring at me till I spoke to him. He asked if he could touch me, he touched me and looked at his hand then exclaimed with surprise that my color didn't come off. He then asked me if we lived in trees in Africa.

He went down like a full sack at my punch.

I was defending Africa!!!

Parents of both parties were asked to come to school, the term racism was used, I didn't understand it, all I knew was that he insulted me and I beat him up. He was made to apologise.

Fast forward several years.

A young lady in London, on my first trip outside the country alone and an adult. Standing at the bus stop I saw a white girl. I had white neighbors back home but I had never seen anyone so white in my life. She was paper white and looked translucent with extremely black hair, ultra high boots with spikes on them, lips and nails painted black. She had piercings all over her face and lips. She had on a black tee-shirt and jeans. The tee-shirt had the image of a skull on it. I couldn't look away, I kept staring, fortunately it was a couple of years before all the street stabbings.

She said hi, I actually jumped, then replied. She told me her name was Amanda, I wondered how she could have such an ordinary name.I also wondered if I was the only one seeing her, maybe she was a ghost…she sure looked like someone from the Adams family.

She said she liked my necklace, I asked her what she did to make her skin so white, she laughed and asked if I wanted to feel her. I touched her…I expected her to be icy cold but she was as warm as I was.

Her bus came and we waved goodbye. Years later I still wish I got her number.

I later learnt she was/is a goth.

For the first time in my life I understood the question the little boy asked me. He wasn't insulting me or being racist… Racism was an adult term to just wanting to know. He just wanted to know!

Amazing what you learn when you open your mind!

TURISTA CON VELO LASCIATA FUORI DA MUSEO A VENEZIA


di Luciana Borsatti

ROMA - Velata fino agli occhi. E anche sconcertata. Così deve essere rimasta la turista musulmana che prima si è vista regolarmente rilasciare un biglietto di ingresso ad un museo, e poi è stata invitata a togliersi il niqab o ad uscire, per motivi di sicurezza, da un guardiasala.

Nei cui confronti il responsabile del museo ha annunciato provvedimenti. E' accaduto a Venezia nelle sale di Cà Rezzonico, il palazzo sul Canal Grande che ospita il museo del Settecento veneziano. La donna voleva visitarlo con la figlia e il marito, e alle casse dove ha pagato il biglietto non vi è stata alcuna obiezione. Ma quando è salita ai piani superiori ha trovato la resistenza di un guardiano, che l'ha invitata a togliersi il velo oppure ad uscire. E lei è uscita. Il conservatore del museo Filippo Pedrocco ha preso le distanze dall'episodio e si é scusato: "E stata la libera iniziativa di un guardiano, che ha commesso un grave errore - ha dichiarato - prenderemo provvedimenti". Per questioni di sicurezza a Carnevale, per esempio, le persone che entrano mascherate vengono invitate a scoprirsi il volto, ma la regola va interpretata e in questo caso, dice, "la signora aveva tutto il diritto di visitare il museo".

Non la pensa così la deputata del Pdl Suad Sbai, che è anche presidente delle donne marocchine e ha lavorato alla Federazione dei musulmani moderati nell'ambito della Consulta per l'Islam. "In Italia esiste dal 1975 una legge che vieta di girare con il volto coperto - sottolinea, in merito all'art.5 della legge Reale sull'ordine pubblico - e bene ha fatto quel guardiano a farla rispettare". "Ho letto che prenderanno provvedimenti contro il sorvegliante - prosegue - ma ha la mia solidarietà. E' il responsabile del museo che sbaglia, e che è meno informato. Se una regola vale per le maschere a Carnevale, deve valere sempre. E le regole vanno fatte conoscere".

Giudizio meno netto dal presidente degli Intellettuali Musulmani Ahmad Gianpiero Vincenzo, già direttore del Dipartimento Dialogo Interreligioso presso il Gruppo Misto al Senato. "Un tipico pasticciaccio all'italiana", commmenta, sottolineando che le contraddizioni dell'episodio derivano dal fatto che non c'é chiarezza sulle norme né sulla loro applicazione, e lamentando "il clima di islamofobia" in cui si inserisce. Se vi sono leggi che impediscono di tenere coperto il volto in pubblico, secondo Vincenzo, bisogna distinguere caso per caso.

Ma la stessa flessibilità la chiede anche al mondo musulmano: "La religione non impone alcun obbligo sul velo ". Piuttosto, evidenzia, quello che manca è un quadro normativo generale che, attuando per l'Islam il principio costituzionale dell'intesa dello Stato con le diverse religioni, fornisca anche il contesto per un mutuo accordo sulle regole. "E in questo quadro normativo - osserva - potremmo anche metterci d'accordo sul velo".

http://temporeale.libero.it/libero/fdg/2114279.html


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SHAITSU

SHAITSU
Il massaggio Shiatsu che si effettua tramite la pressione delle dita, dei palmi delle mani e dei piedi e dei gomiti su tutto il corpo, agisce sui punti energetici considerati dall'agopuntura. Stimola la circolazione sanguigna ed il flusso linfatico, agisce sul sistema nervoso allentando la tensione muscolare più profonda, rimuove le tossine dei tessuti, risveglia il sistema ormonale e sollecita la capacità di autoguarigione del corpo.

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