(ASCA) - Roma, 25 lug - La Corte di Giustizia europea ha stabilito che il coniuge extracomunitario di un citttadino dell'Unione puo' circolare e soggiornare con questo cittadino all'interno dell'Unione senza aver prima soggiornato legalmente in uno Stato membro.
Il tribunale di Lussemburgo precisa che il diritto del cittadino di un Paese terzo, familiare di un cittadino dell'Unione, di accompagnare o di raggiungere il detto cittadino non puo' essere subordinato alla condizione che egli abbia prima soggiornato legalmente in un altro Stato membro.
La Corte spiega che, secondo la direttiva sulla libera circolazione dei cittadini dell'Unione , ciascun cittadino ha il diritto di circolare e soggiornare nel territorio di un altro Stato membro in qualita' di lavoratore o studente o se dispone di un'assicurazione malattia che copra tutti i rischi e di risorse economiche sufficienti, affinche' non divenga un onere a carico dell'assistenza sociale.
I familiari di un cittadino dell'Unione europea, aggiunge la Corte, hanno il diritto di circolare e soggiornare negli Stati membri insieme al detto cittadino e possono fare ingresso in uno Stato membro se possiedono un visto d'ingresso o una carta di soggiorno emessi da uno Stato membro. |
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