Saturday, September 20, 2008

Quote rosa in Rwanda


In Rwanda il parlamento è donna
di Umberto Martini



In Rwanda il parlamento è donna. La commissione elettorale dello stato centroafricano ha reso noti oggi i risultati delle elezioni politiche terminate il 18 settembre. La notizia è che per la prima volta al mondo, in un parlamento democraticamente eletto, il numero delle donne supera quello degli uomini: su 80 seggi infatti, 44 si declinano al femminile. Il Rwanda – alla sua seconda elezione politica all'indomani del tragico genocidio del 1994 che causò la morte di più di 800 mila persone – supera così la Svezia dove le donne sono il 47% dei parlamentari e Cuba, dove si fermano al 43,2%. La forte presenza femminile in politica rispecchia la composizione della società che è costituita per il 54,9% da donne. Per molti versi, questa è una conseguenza delle persecuzioni razziali tra hutu e tutsi che hanno caratterizzato l'intera storia del Rwanda dal giorno della sua indipendenza dal Belgio nel 1962.La notizia storica del primo parlamento rosa ha fatto passare in secondo piano la vittoria, ampiamente prevista alla vigilia, del partito del presidente della Repubblica Paul Kagame. Il Fronte patriottico rwandese ha infatti conquistato 42 dei 53 seggi disponibili nelle elezioni dirette. In tutto sono 8 le forze politiche del paese, ma soltanto tre sono rappresentate in Parlamento. Oltre al già menzionato Fpr, dei restanti 11 seggi, 7 sono stati assegnati al Partito social-democratico e 4 al Partito liberale.Paul Kagame, eletto presidente nel 2003 con il 95,05% delle preferenze, è stato spesso criticato dalle forze dell'opposizione per non rispettare i principi democratici, ma secondo gli osservatori della Comunità europea, che hanno controllato lo svolgimento della consultazione, le elezioni si sono svolte in un "clima di libertà di espressione e partecipazione al dibattito politico". Il capo degli osservatori, Michael Cashman, si è complimentato con il Comitato elettorale nazionale (NEC) per l'ordine nei seggi e per la trasparenza nello spoglio delle schede sottolineando che "in confronto alle elezioni del 2003, si sono visti molti miglioramenti anche dal punto di vista dell'informazione".In questo campo, però, il Rwanda ha compiuto pochi progressi rispetto al passato. Al momento, esistono soltanto un quotidiano e un canale televisivo a diffusione nazionale ed entrambi sono di proprietà dello stato. Pochi i media privati ed indipendenti. Uno di questi, Umuseso (in italiano "L'alba"), denuncia di frequente pressioni e minacce da parte di uomini dell'esercito e della polizia. Mentre nella classifica sulla libertà di stampa di Reporter senza frontiere, il Rwanda occupa un poco onorevole 147 posto dietro a Russia, Egitto e Tunisia.Ma in molti settori di questo paese, che ha la più alta densità di popolazione in tutto il continente africano (281 abitanti per km²), si respira un'aria di ottimismo. Da quando Kagame è al potere, gli investimenti stranieri sono aumentati vertiginosamente, mentre sanità ed istruzione iniziano finalmente ad avere a disposizione delle strutture adeguate, malgrado l'aspettativa di vita non arrivi ai 50 anni e oltre il 60 % della popolazione viva sotto la soglia di povertà.Di fatto l'esito scontato di queste elezioni non cambia nulla a livello politico. Paul Kagame, già molto potente, ne esce ancora più rafforzato. Il voto, probabilmente, è stato influenzato anche dal clima di tensione che si respira al confine con il Congo. Secondo il presidente Joseph Kabila, il governo ruandese "non è innocente" nella ripresa dei combattimenti lungo la frontiera del Nord-Kivu tra l'esercito congolese e le armate di ribelli tutsi guidate Laurent Nkundae. Questa delicata situazione, che molte volte ha già rischiato di trasformarsi in una vera e propria guerra tra vicini di casa, può aver spinto i ruandesi a scegliere un leader autorevole e carismatico, capace, come già fece nella guerra di liberazione del 1994, di imbracciare il kalshnikov e guidare l'esercito. Le prossime elezioni saranno nel 2010 quando si eleggerà il presidente della repubblica. Kagame, senza ombra di dubbio, punta ad un secondo settennato e in questo momento nessuno sembra in grado di proporsi come una valida alternativa. Per le vie di Kigali, come per quelle di Butare o Nyanza quando si parla di politica e potere si pensa subito a "mister Paul"!
dal Sole 24ore on line

NIGERIANS NOT INVOLVED

Camorra blamed in immigrant murders
Police suspect notorious Casalesi clan killed six
(ANSA) - Caserta, September 19 - Police on Friday said the notorious Casalesi clan of Naples' Camorra Mafia was probably behind the murder of six immigrants in the small Campania town of Castelvolturno.

Three Ghanaians, two Liberians and a Togo national were shot dead on Thursday night at an ethnic clothing shop where local residents often brought clothes for minor adjustments.

A third Liberian died in hospital on Friday morning, and doctors were operating on another man injured in the attack.

Investigators said the 84 shell cases found at the scene of the crime came from a Kalashnikov assault rifle and a semi-automatic pistol.

Police believe the same weapons were used 20 minutes earlier in nearby Baia Verde to kill a 53-year-old Italian known to have had links with the Casalesi clan, who was shot 20 times.

According to investigators the killers may have been posing as policemen, since witnesses reported seeing four men wearing uniforms pull up in a car with flashing lights.

Police said they believed the murders were connected to drugs trafficking in the town, where African immigrants had recently begun dealing autonomously and had stopped paying percentages to the local Mafia.

But relatives of the dead men reacted angrily to suggestions that the killing was drugs-related.

''He worked from morning till night, he didn't even stop to eat,'' said the partner of the 28-year-old Ghanaian who worked in the shop.

''He was innocent, he wasn't a criminal,'' Another friend of the Ghanaian said he had been ''murdered while he was sewing''.

Immigrants claiming the crime was race-related clashed with police on Friday after setting up a road block in front of the shop, shouting ''you Italians are all b******s, this is racism''.

'DEAD MEN WALKING'.

Other residents said the murders were just the latest of a series of Mafia crimes in the small town and hit out at the government for abandoning them to the Camorra.

''Does this seem like a normal town to you? Is it normal that 18 people have died in a few months when the town's population is less than 20,000?'' asked one man in the town's central square.

''We're dead men walking here. The state has abandoned us, our fate is sealed,'' he said.

Another elderly man at a bar in the square said it was impossible to carry out any business activity here without paying the Mafia first.

''We're afraid here, afraid to be killed even sitting outside a bar. People say nothing because they are afraid of dying''. The Bishop of Naples, Cardinal Crescenzio Sepe, called on the Camorra to put down their weapons following the massacre and compared them to ''poisonous snakes''.

''Until these bearers of death are defeated we will always have cemeteries full of hatred and violence,'' he said.

One of the most feared Naples Camorra outfits, the Casalesi clan's criminal empire was exposed in Roberto Saviano's worldwide bestseller Gomorra, now also a film that won the second prize at Cannes this year
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/english/news/2008-09-19_119270584.html

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SHAITSU

SHAITSU
Il massaggio Shiatsu che si effettua tramite la pressione delle dita, dei palmi delle mani e dei piedi e dei gomiti su tutto il corpo, agisce sui punti energetici considerati dall'agopuntura. Stimola la circolazione sanguigna ed il flusso linfatico, agisce sul sistema nervoso allentando la tensione muscolare più profonda, rimuove le tossine dei tessuti, risveglia il sistema ormonale e sollecita la capacità di autoguarigione del corpo.

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