La Soprintendente al Museo Nazionale Preistorico Etnografico “L. Pigorini”, Maria Antonietta Fugazzola, è lieta di comunicare che nei giorni 5, 6 e 7 giugno 2008 nel Salone delle Scienze del Museo si terrà l’atelier scientifico internazionale “Museo e Diaspora. Maschere e identità plurali”.
L’iniziativa fa parte del progetto europeo READ-ME, Réseau Européen des Associations de Diasporas & Musées Ethnographiques, teso a promuovere un rapporto più maturo e consapevole tra i musei e le comunità degli immigrati, nella prospettiva di una nuova Europa multiculturale.
Parteciperanno all'atelier i rappresentanti degli altri musei partner del progetto: il Muséè Royal de l'Afrique Centrale di Tervuren (Bruxelles), l'Etnografiska Museet di Stoccolma, il Musée du quai Branly di Parigi.
Il programma dei tre giorni è articolato in sessioni tematiche che prevedono confronti e dibattiti tra curatori di museo ed esponenti delle associazioni della diaspora italiani e stranieri, studiosi di antropologia e di letteratura, artisti e scrittori, tra cui Maryse Condé, sicuramente tra le più eminenti figure della letteratura francofona contemporanea.
L’atelier vuole permettere alle comunità della diaspora di “riscoprire” il proprio patrimonio culturale e di costruire un rapporto con il museo. L'atelier vuol dare al pubblico la possibilità di comprendere meglio il fenomeno dell’immigrazione, che si intreccia quotidianamente con le nostre vite, e di conoscere più a fondo le questioni legate alla diversità culturale.
La scelta del tema della maschera, un oggetto presente in tutte le culture del mondo, vuole favorire la discussione sui problemi legati alla diaspora e al dialogo interculturale: la maschera interpreta infatti i rischi e l’ambivalenza dell’incontro con la diversità, l’ambiguità inscritta nei processi di integrazione, le strategie identitarie giocate attraverso la reciprocità dello sguardo.
Sunday, June 8, 2008
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CARTA DEI VALORI DELLA CITTADINANZA E DELL'INTEGRAZIONE
"LA CARTA DEI VALORI DELLLA CITTADINANZA E DELL’ INTEGRAZIONE”
Il consiglio territoriale per l’immigrazione (provincia di Latina) ha presentato (Venerdì 06/06/2008) a Sermoneta “ LA CARTA DEI VALORI DELLA CITTADINANZA E DELL’ INTEGRAZIONE”
Presenti erano il prefetto di Latina Dott. Bruno Frattasi, il vice prefetto dott, Bramini, rappresentanti delle forze dell’ordine,sindaco di Sermoneta, diversi assessori, rappresentati sindacali, associazione e tanti immigrati
Segue il link e scarica la pubblicazione in nove lingue
Presenti erano il prefetto di Latina Dott. Bruno Frattasi, il vice prefetto dott, Bramini, rappresentanti delle forze dell’ordine,sindaco di Sermoneta, diversi assessori, rappresentati sindacali, associazione e tanti immigrati
Segue il link e scarica la pubblicazione in nove lingue
CHUKWUBIKE OKEY CHARLES
http://www.immigrazioneoggi.it/pubblicazioni/carta_valori.html
http://www.immigrazioneoggi.it/pubblicazioni/carta_valori.html
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immigrazione
SETTIMANA DI MULTICULTURALISMO E INTERCULTURA A CISTERNA DI LATINA:
INCONTRO CON LA SCRITTRICE E GIORNALISTA IGIABA SCEGO
29 Maggio, 2008
E’ in corso l’incontro con la scrittrice Igiaba Scego presso l’istituto scolastico superiore Darby. L’avvenimento è inserito nel contesto delle manifestazioni organizzate per la Festa dei popoli.
Presenti in rappresentanza dell’amministrazione comunale gli assessori Cassetti e Mazzoli
Le sue opere, non prive di riferimenti autobiografici, si caratterizzano per il delicato equilibrio tra le sue due realtà culturali d’appartenenza, quella italiana e quella somala, quella d’origine e quella vissuta nella quotidianità, che restituiscono abilmente la doppiezza della dimensione sincretica in cui è cresciuta, resa significativamente dalla definizione che offre di se stessa: “Somala di origine, italiana per vocazione”.
Nel 2003 ha vinto il premio Eks&Tra di scrittori migranti con il suo racconto Salsiccia e ha pubblicato il suo romanzo di esordio, La nomade che amava Alfred Hitchcock.
Nel 2006 ha partecipato al Festival della Letteratura di Mantova.
Nel 2007 ha curato la raccolta, assieme a Ingy Mubiayi, “Quando nasci è una roulette. Giovani figli di migranti si raccontano” che, nell’ambito della Festa dei Popoli, presenta a Cisterna.
Il libro raccoglie la storia di sette ragazzi e ragazze di origine africana, nati a Roma da genitori stranieri (o arrivati in Italia da piccoli): la scuola, il rapporto con la famiglia e con i coetanei, la religione, il razzismo, i sogni. Collabora con Repubblica e Il manifesto e cura la rubrica d’attualità I colori di Eva, per la rivista Nigrizia
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GAY PRIDE IN ROME 07/06/2008
Gay Pride: fra feste e polemicheA Roma "disturbo" dei neofascisti
Sfilate e polemiche. L'attacco al ministro Carfagna e l'azione disturbatrice di un gruppo di neonazisti a Roma. Matrimoni simbolici e i cerotti sulle bocche.
Il giorno del gay pride è arrivato e l'orgoglio gay ha sfilato per le strade di Roma - dove sono stati celebrati un centinaio di "matrimoni" simbolici sul carro itinerante dell'Arcigay - e Milano, con il consueto colore, l'atmosfera festosa e qualche esagerazione che sempre ha caratterizzato queste parata, ma non sono mancate le polemiche. Di mira, in particolare, il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna: "Tu nuda sui calendari. Noi spogliati dei nostri diritti" era scritto su un cartello. Il ministro in serata ha replicato: "Le provocazioni e gli esibizionismi non aiutano la discussione e il confronto pacato, che sono utili per risolvere i problemi". A Roma, secondo quanto denunciato Arcigay, la festa è stata disturbata da un "gruppo di neofascisti" che ha tentato di fare irruzione nel corteo sventolando bandiere nere con croce celtica, ma sono stati bloccati dalle forze dell'ordine. Secondo un testimone, hanno gridato ai manifestanti "vi accoltelleremo tutti". Il gruppo "è stato bloccato dalle forze dell'ordine. Nella capitale il corteo si è concluso a piazza Navona invece che a San Giovanni, dopo il divieto delle autorità motivato con un convegno che si tiene in serata nella Basilica. Una decisione che ha scatenato una pioggia di proteste, con la minaccia di un gruppo di esponenti radicali, del Prc e delle organizzazioni lgbt di imbavagliarsi davanti all'ingresso della basilica lateranense. Le polemiche sul Pride non sono mancate: durante il corteo, Vittoria Franco, ministro ombra delle pari opportunità, ha definito "grave" negare al Pride piazza San Giovanni e il patrocinio; Giovanni Russo Spena del Prc ha accusato il governo di "oscurantismo" e Felice Belisario (Idv) ha sottolineato come la Costituzione garantisca il diritto a manifestare. Per Vladimir Luxuria, su questi temi "l'Italia si sta muovendo all'indietro", mentre uno dei leader storici del movimento gay, Franco Grillini, ha sottolineato che "il Pride è rimasta l'unica manifestazione di libertà individuale in Italia, dove sono in atto prove tecniche di dittatura". Paola Concia (Pd, unica parlamentare dichiaratamente omosessuale) ha lanciato un appello al centrodestra ad affrontare il problema dei diritti dei gay. "I patrocini - replica il ministro Carfagna - vanno dati ad occasioni di studio e di riflessione. Non mi sembra che fino a oggi il Gay Pride sia stato tale". Il Gay Pride, ha aggiunto, "rischia di assumere un aspetto demagogico e folcloristico. E a Roma, nella capitale della cristianità, assume anche un aspetto diverso. Ha il sapore dello scontro ideologico contro chi, come la Chiesa, si oppone, a mio avviso giustamente, alle unioni omosessuali". Ma se avesse un figlio omosessuale? "Cercherei di insegnargli a vivere questa condizione con naturalezza e sobrietà, senza eccessi nè rivendicazioni inutili". Ma le proteste e i divieti non hanno impedito di vivere questa manifestazione con il consueto spirito giocoso e anticonformista: a Roma, decine di drag queen e uomini a torso nudo o con indosso solo slip e piume bianche hanno danzato sul carro di "Muccassassina". Molte le scritte contro il Vaticano e i politici. Secondo gli organizzatori, al corteo romano hanno partecipato 500 mila persone; 10 mila per le forze dell'ordine. A Milano, per circa 20 minuti la parata del Gay Pride si è trasformata in un corteo muto e silenzioso. In Piazza Duomo, spenta la musica, chiusi gli altoparlanti, tutti i partecipanti si sono incollati un cerotto sulla bocca, bianco, con una x rossa. Una forma di protesta contro "i politici e le gerarchie cattoliche che vorrebbero ridurci al silenzio". Non sono mancati gli slogan contro la Chiesa ("meno cardinali e più staminali"), e anche i travestimenti e le esagerazioni, come la sposa con il velo tenuto fermo da un pene di gomma; tra le maschere, la più usata è stata quella con il volto del sindaco Letizia Moratti. Ventimila i partecipanti secondo gli organizzatori.07/06/2008 21:48
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GAY PRIDE
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