WASHINGTON - Una ricerca americana ha misurato il grado di felicità del mondo e ha stabilito che il Paese più felice del pianeta è la Danimarca, quello meno felice lo Zimbabwe, mentre l'Italia è a metà di questa speciale classifica, 46/ma, dietro a Francia, Israele o Spagna, ma davanti a Portogallo, Grecia, Turchia. Anche il Guatemala, la Nigeria o il Vietnam sono più 'felici' dell'Italia, ma Cina, Sud Africa o Corea del Sud lo sono meno. Per quanto sia statisticamente possibile misurare il "grado di felicita" di una nazione, sono questi i risultati di una ricerca condotta - per conto del network internazionale di sociologi World Values Survey - dall'Istitute for Social Research dell'Università del Michigan. Misurando e sovrapponendo parametri come 'benessere economico', 'salute', 'grado di tolleranza' e altre voci definite 'della felicita', la ricerca americana è giunta alla conclusione che secondo valutazioni statistiche a suo dire incontrovertibili il pianeta a tutto il 2007 è "più felice" di quanto non lo fosse in passato. E ha stilato l'apposita classifica: al primo posto la Danimarca, con un tasso di felicità pari al 4.24, davanti a Porto Rico (4.21) e Colombia (4.18). Nei primi dieci posti, poi, Islanda, Irlanda del Nord, Irlanda, Svizzera, Olanda, Canada e Austria. Gli Stati Uniti, nonostante la crisi dei mutui, l'aumento vertiginoso dei prezzi della benzina, le guerre in Iraq e in Afghanistan, risulta essere al 16/mo posto della felicità, "più felice" di Messico e Belgio, ma meno felice di Lussemburgo e Svezia. L'Italia ha un tasso di felicità pari al 2.06, dietro a Israele (2.08) ma davanti a Portogallo (2.01) La responsabile dei ricercatori dell'Università del Michigan, Ann Arbor, ha spiegato che tra i criteri adottati per definire in termini statistici la 'felicita' l'Istituto si è focalizzato su crescita economica, grado di democratizzazione e tolleranza sociale. "Sebbene gli Stati Uniti non risultino essere il Paese più felice al mendo - ha detto il direttore dello studio, Ronald Inglehart - tuttavia in una prospettiva globale l'America sembra messa bene. Il Paese non solo è prospero, ma c'é un livello relativamente alto di uguaglianza tra i sessi, di tolleranza sia etnica che sociale, e una percezione 'alta' del livello di liberta". E' sulla base di questi criteri che secondo Inglehart il livello di felicità globale è cresciuto sia nel mondo, sia in America, nonostante molti fattori possano far pensare al contrario. Due mesi fa un serio sondaggio condotto per conto del New York Times e della CBS era giunto a risultati opposti. Secondo quella ricerca, l'81% degli americani esprimeva parere negativo sulla sua qualità di vita, dicendo che il Paese sta andando "nella direzione sbagliata". Il dato era il più negativo registrato negli ultimi 25 anni. Tra i fattori indicati come negativi, la guerra in Iraq, la crisi dei mutui e l'aumento del livello di disoccupazione. Secondo Inglehart, tuttavia, i criteri adottati per quella ricerca non esprimono la percezione esatta che gli americani hanno di sé. |
Wednesday, July 2, 2008
"HAPPIEST NATIONS?"
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CULTURE,
immigrazione
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