Saturday, July 26, 2008

Prostituzione: espulsioni e ordinanze non cambiano niente

Ivan Rescalli, coordinatore del progetto "Unità di strada" della cooperativa "Lotta contro l'emarginazione" racconta il lavoro svolto per aiutare le ragazze sfruttate
Prostituzione: espulsioni e ordinanze non cambiano niente

Non di decreti di espulsione o ordinanze è fatta la lotta contro la prostituzione. O meglio, il tentativo di salvare le ragazze dal racket e dallo sfruttamento di chi le obbliga a prostituirsi. È quello che fa dal 2000 la cooperativa "Lotta contro l'emarginazione" ed in particolare il progetto "Unità di strada", coordinato da Ivan Rescalli: «In sostanza il nostro è un lavoro di indagine e contatto con le persone che si prostituiscono in strada e in appartamento: diamo consigli a livello sanitario sulla tutela propria e del cliente – spiega Rescalli -. Noi non obblighiamo nessuno, qualora ne facciano richiesta accompagniamo le ragazze nelle strutture d'accoglienza gestite in rete con la Cnca (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza)». C'è una legge italiana inserita nel testo unico sull'immigrazione adottata dalla Turco-Napolitano e accolta dalla Bossi-Fini che all'articolo 18 garantisce a chi denuncia di essere vittima di tratta o di sfruttamento sessuale o lavorativo di poter godere di un particolare permesso di soggiorno di 6 mesi rinnovabile per altri 6, convertibile al termine del lungo e difficile iter di reinserimento nella società nel permesso di soggiorno "normale". In questi anni sono state circa 50 le ragazze che hanno aderito al progetto della cooperativa "Lotta contro l'emarginazione": solo due non hanno concluso il percorso, mentre le atre sono riuscite a liberarsi dal patto criminale che le teneva soggiogate.

Gli operatori del progetto di "Unità di strada" sono una decina. Alcuni numeri per dare il quadro della situazione in provincia di Varese: sulla strada sono un'ottantina, soprattutto nigeriane, mentre le rumene e le albanesi sono molte meno, di età compresa tra i 18 (a volte meno) e i 32 anni come massimo. Le africane sono stanziali, stanno nel Tradatese, nei dintorni del Parco Pineta e a Pian Bosco, a Gorla e Cairate, alcune a Busto Arsizio la sera: aspettano i clienti sedute, sono sfruttate da connazionali che hanno un accordo economico con le ragazze, un debito che cresce fino quasi a raddoppiare dal viaggio alla permanenza in Italia, sono ospitate da sfruttatrici donne (ultimamente anche uomini) che pagano per loro e le controllano. Le bianche invece aspettano in piedi, sono controllate a vista dai loro uomini, spesso pseudo fidanzati o conviventi che le obbligano a vendersi e le controllano a vista («è capitato spesso che nei nostri servizi sulla strada gli sfruttatori passassero più volte in auto, telefonassero e si facessero vedere da lontano», spiega Rescalli): si possono trovare a Gorla, Cairate, Lonate Pozzolo e al confine col Piemonte. I rapporti sulla strada sono spesso mordi e fuggi, cose veloci, consumate da ogni tipo di cliente, di età e classe sociale variabile. Gli stessi clienti che pescano negli appartamenti, un supermercato del sesso molto più ampio e con numeri ben maggiori: si parla di almeno 250 numeri di telefono a disposizione, per un'offerta diversificata che va da Varese città a Sesto Calende, passando per l'asse di Malpensa. Sono ragazze e transessuali, di età comprese tra i 20 e i 50 anni, spesso sudamericane/i, ma anche le cinesi sono tantissime: i controlli sono anche in questo caso ferrei, le case sono spesso in subaffitto, per andare con una cinese bisogna passare da una sorta di servizio di smistamento gestito da una vera e propria organizzazione ramificata, praticamente sempre per esercitare in appartamento gli sfruttatori scendono a patti (economici) con la criminalità locale in un ambiente di illegalità diffusa. In appartamento vengono fornite le più disparate prestazioni, gli operatori hanno sentito e registrato di tutto e di più.

Avvicinare e convincere le ragazze a cercare vie "pulite", uscendo dal circolo del racket della prostituzione, non è facile: «I decreti di espulsione come quello di Lonate servono a poco – spiega Rascalli -. Già anni fa su una frequentatissima strada provinciale in Piemonte, al confine con Lonate, i sindaci a turno mandavano via le prostitute dalle proprie strade: loro non facevano altro che spostarsi in quello vicino, rinviando il "problema" senza risolverlo. È una questione complessa, non bisognerebbe fermarsi a quello che fa male agli occhi, ma analizzare nel profondo con la partecipazione di tutti. È il mestiere più antico del mondo, ricordiamocelo sempre. Bisogna combattere il favoreggiamento e lo sfruttamento, educando le ragazze credendo in loro e nella loro voglia di libertà».


http://www3.varesenews.it/varese/articolo.php?id=104199

Friday, July 25, 2008

Barack Obama's Berlin Speech

Hey,

I just watched Barack Obama's historic speech in Berlin.

Visit the website to watch the video:

http://my.barackobama.com/page/ic/dlgx2w6cy6pi8d/SgdTRw8NCEIMV1Va

In a city where a wall once divided the free from the oppressed, Barack talked about tearing down the walls that divide all peoples so we can address our common problems -- the threats of terrorism and nuclear weapons, global warming and genocide, AIDS and poverty.

Thanks



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Thursday, July 24, 2008

AFRICANI....ANDAIMOCI PIANO PIANO

La GdF sequestra 30 chili di droga: nove corrieri in manette



Settimana di sequestri record a Malpensa. La Guardia di Finanza ha intercettato, tra il 14 ed il 20 luglio, nove corrieri africani ed europei (provenienti da Nigeria, Togo, Senegal, Ghana, Costa d'Avorio e Grecia) in arrivo dagli aeroporti più importanti del mondo (Amsterdam, Dusseldorf, Lisbona, Madrid, Accra, Lima e San Paolo) diretti in Italia o in transito per raggiungere altre destinazioni estere, con 26,5 chili di cocaina.

I corrieri sono stati scoperti benché avessero messo in pratica i metodi più "fantasiosi ed originali" per nascondere la droga e superare i controlli: dai consueti sistemi di occultamento in doppi fondi ricavati nei bagagli fino all'ingerimento di ovuli, da nascondigli ricavati all'interno delle scarpe ai flaconi di bagnoschiuma ripieni di coca. I finanzieri hanno anche bloccato alcune spedizioni postali di pacchi, provenienti da Lima e Madrid e diretti in Italia e in Iran, nei quali era stata occultata cocaina per un totale di 2,26 chilogrammi ed uno circa di hashish, con sistemi altrettanto ingegnosi e particolari, ancora con confezioni di sapone liquido, cartoline e mappe turistiche piene di droga infilata all'interno del meccanismo di un orologio da parete e così via.

I corrieri finiti in manette sono una nigeriana di 26 anni proveniente da Amsterdam con 3 flaconi di bagnoschiuma all'interno dei quali erano nascosti 121 ovuli di cocaina per un peso di 1,3 chili; un togolese di 33 anni ed un senegalese di 22, provenienti da Dusseldorf, con oltre 4 chili di cocaina nascosti nelle scarpe; un ovulatore/ingoiatore senegalese di 37 anni proveniente da Lisbona che, dal momento del controllo al successivo trasporto in ospedale ha "evacuato" quasi 1,2 chilogrammi di cocaina contenuta in 61 ovuli; un ghanese di 39 anni proveniente da Accra che nel doppiofondo della sua valigia aveva oltre 4 chilogrammi di cocaina, arrestato con un altro connazionale di 35 anni che lo attendeva per ritirare il pacco, mediante un'operazione di consegna controllata eseguita fuori dalle sale arrivi dell'aeroporto; una greca di 47 anni, proveniente da San Paolo e diretta ad Atene, che nel doppiofondo del borsone aveva 6 chilogrammi circa di cocaina; un ivoriano di 25 anni che nel doppiofondo della valigia aveva quasi 5 chili di cocaina; un'altra donna greca di 32 anni, proveniente anch'essa da San Paolo e diretta ad Atene, che portava con sé quasi 5 chilogrammi di cocaina nel doppiofondo del trolley.

Dall'inizio dell'anno, la Guardia di Finanza di Malpensa ha sequestrato oltre 350 chilogrammi di droga, 250 dei quali di cocaina. In manette sono finite in tutto 51 persone.

http://www3.varesenews.it/gallarate_malpensa/articolo.php?id=103992

Neonato morto.......... "Potevamo salvarlo"

"Serve più informazione, la circoncisione si può fare in ospedale". "Dobbiamo prendere atto che l'Italia è multiculturale"
Roma – 23 luglio 2008 - "Provo dolore e rispetto per la morte di questo bambino. Ma avremmo salvato una vita se fossimo riusciti a far sapere ai suoi genitori che potevano rivolgersi a una struttura sanitaria".

Dopo
la morte del neonato ucciso a Bari da una circoncisione fatta in casa, il professor Aldo Morrone ha parole amare. Secondo il direttore dell' Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti, quella tragedia, figlia anche di un difetto di informazione, "si poteva evitare".

"Dobbiamo far sapere ai cittadini stranieri e alle fasce più deboli degli italiani che esiste un servizio sanitario nato per loro, che sostiene la loro salute, al quale si possono rivolgere con serenità e con fiducia" dice Morrone a Stranieriinitalia.it. "Nella paura, nell'ignoranza, si dà spazio a chi opera senza alcuna competenza. Succede così che un intervento semplice come una circoncisione porti alla morte di un bambino".

Quel bambino poteva essere circonciso in un ospedale?
"Certo, il problema è il pagamento: alcune Regioni hanno fatto in modo che sia a carico del servizio sanitario, altre prevedono il ticket. Ma che la circoncisione possa essere effettuata in qualunque struttura sanitaria pubblica è sicuro. Anche il comitato nazionale di bioetica si è già espresso".

E cosa ha detto?
"Anni fa ha spiegato con chiarezza che la circoncisione rituale maschile poteva essere effettuata anche nelle strutture sanitarie pubbliche o da personale specializzato all'interno di alcune confessioni religiose. Il problema è che l'intervento non sarebbe stato ammesso all'esenzione del ticket, in quanto non era il rimedio a una patologia".

Perché alcune Regioni non lo fanno pagare?
"È una scelta fatta proprio per evitare tragedie come quella di Bari. Io credo che ci voglia realismo".

Realismo?
"Ormai il 5-6 % della popolazione in Italia è straniero e per tanti l'appartenenza religiosa e le pratiche ad essa legate sono elementi importanti di identità, non possiamo non tenerne conto. Se fossimo capaci di avvicinare davvero queste persone, non eviteremmo solo le morti per circoncisione ma anche gli aborti clandestini, salveremmo tantissime vite umane".

Il sottosegretario alla salute, Francesca Martini, parla di pratiche barbare da scoraggiare…
"Secondo diversi studi la circoncisione contrasterebbe addirittura la diffusione dell'Hiv, liquidarla come una barbarie è un pochino difficile. È un intervento di estrema semplicità, dobbiamo valutare l'ipotesi che il nostro servizio sanitario si apra a questa domanda. Pratiche distanti, difficili da comprendere nel nostro modello culturale, non per questo sono barbare e primitive".

E l'infibulazione?
"È una cosa sicuramente diversa. Abbiamo finalmente una legge, ma anche in questo caso il modo migliore per contrastare è il dialogo. Molte donne si rivolgono al nostro istituto pensando che vi si effettuino mutilazioni genitali femminili".

Cosa rispondete?

"Non le cacciamo, ma cerchiamo di capire le loro ragioni. Spieghiamo loro, attraverso mediatrici culturali che hanno vissuto sulla loro pelle la mutilazione, come si possa abbandonare questa pratica senza abbandonare la propria cultura".

Crede che il nostro servizio sanitario si adeguato a questa sfide?
"Gli amministratori sono schiacciati a calcolare quante prestazioni vengono effettuate e se queste compensano il carico degli stipendi erogati. Non c'è umanità. Soprattutto, manca una cultura della salute, che non può essere solo medicalizzazione, ma anche andare in ospedale a raccontare i propri problemi, a cercare idee e consigli".

Un problema che riguarda italiani e stranieri…
"È un problema di tutti, paradossalmente le Regioni investono di più per fare un'operazione chirurgica che per prevenirla.. La presenza degli stranieri può essere però la grande sfida per rimodulare il servizio sanitario, facilitare l'accesso, ridurre e razionalizzare i costi, migliorare l'efficacia degli interventi".

http://www.stranieriinitalia.it/attualita-neonato_morto._morrone_potevamo_salvarlo_5118.html

Wednesday, July 23, 2008

Baby dies after home circumcision










Baby dies after home circumcision
(ANSA) Second case in two months
July 22 - 2008-07-22 17:00 - Bari,
A two-month old boy died Tuesday after a circumcision carried out at the home of his Nigerian-born parents.The baby was rushed to a Bari hospital after the rudimentary operation went wrong but died of a haemorrhage, police said.Judicial sources said judges were weighing whether to place the boy's 24-year-old mother under investigation for manslaughter - along with the unidentified 'surgeon' when he is caught.It was the second such case in the last two months.Commenting on the case, Fabio Ferri of Rome's Bambin Gesu' Hospital said circumcisions were even ''risky'' in hospital because of the high amount of blood in the penis.''(The operation) should always be performed by experienced doctors in a hospital,'' he said.Souad Sbai of the Association of Moroccan Women in Italy said all Islamic boys in Italy were circumcised, with ''many'' having the operation at home and only a few going to the doctor.Sbai added that many girls were still being taken back to their countries of origin to be infibulated despite the practice being banned in Italy since 2006.''The situation has decidedly changed for the better but we need more money for awareness programmes and to support infibulated women,'' she said.photo: Bari's Policlinico Hospitaloriginal article:http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Il-dolore-della-madre:-costretta-ad-operarlo/2034416

Tuesday, July 22, 2008

SALINA...... SICILIA

SALINA IN SICILIA
SALT MINE IN SICILY
Posted by Picasa

Sunday, July 20, 2008

OLUCHI EMMANUELA CHUKWUBIKE

TOU,
The review is ok but I think it is just a matter of semantics; what needed to be reviewed if possible is the deed (culture) and I promise you, it will be difficult.
Dedication,presentation etc. are cultures found mainly in the old testament which (the 'new wave')some Christians who do not accept infant baptism use in approaching the child to the church, Christian teachings and traditions.

It is also in many cases a integration of our African traditional 'NAMING CEREMONY' with Christian practices. The two ceremonies get interwoven and confused in many occasions I have attended. To make peace with my head I have always had my thoughts and prayers towards a child being welcomed or initiated into the community/tradition of his or her parents and of the Abacha, palmie etc that may follow afterwards i.e 'ITEM 7'
In the old times, infants do not enter the church until they are baptised.They are baptised at the back of the church or in a place detached from the consecrated church before they are presented or brought into the church (Nkubata Nwa). This is still being practiced in some of our parishes but without any imposition though. Even some of our church programs makes it that infants are baptised on ordinary days especially in the evenings.


I was thought and I believe that a child should be welcomed into Christianity and the Christian community through baptism and thought the ways of Christ. All other welcoming into the community/society-Christian etc with pomp and pageantry are also acceptable. Just watch out for 'Item 7' and peace will be with you.
FYI; Oluchi Emmanuela Chukwubike is already a Christian (baptised after birth).
We welcome her into the Christian community and Chukwubikes family.
Thank you once more TOU
Happy Sunday.
Chukwubike Okey.C
__________________________

--- Anthony Ugwueke <violettone@yahoo.com> schrieb am Sa, 19.7.2008:


Von: Anthony Ugwueke <violettone@yahoo.com>
Betreff: Re: [NENWEONLINE] DEDICATION OLUCHI EMMANUELA CHUKWUBIKE
An: NENWEONLINE@yahoogroups.com
Datum: Samstag, 19. Juli 2008, 20:04

Chinedu & family & the entire Chukwubikes

Congratulations!

I just hit Abuja from Enugu and never had the news, I would have stayed one or two nights to attend.

Anyway I am there with you guys in spirit

May use this opportunity to correct an impression. At the last of meeting of CMO of Our Lady Queen of Nigeria, the issue of DEDICATION OR PRESENTATION OF CHILD was seriously reviewed and it was agreed that the correct position as Catholics was 'presentation'. May we especially Catholics take note of this.

TOU

_____________________________________

Subject: [NENWEONLINE] DEDICATION OLUCHI EMMANUELA CHUKWUBIKE

You are cordially invited to the dedication mass of our new born baby-

Miss Oluchi Emmanuela Chukwubike at Abakpa Nike on Sunday 20th July 2008 .

Thanks giving and dedication Holy mass starts by 10.30am .

Reception follows immediatly at our (Chinedus') residence behind Silver&Gold hotel (Liberty) Nike.

You are all welcome.

Chinedu and Geraldine Chukwubike

08051155775/ 08053561445/ 042320215

mailto:chinedumbc@gmail.com

mailto:chinedumbc@yahoo.com


NIGERIAN MEDIA CELEBRATE MANDELA AT 90

Lagos, Nigeria - As the world celebrated the 90th birthday of South Afric a's freedom fighter and first post-apertheid President Nelson Mandela, the Nigerian media went to town this week, devoting editorials and opinion lead articles to the Madiba.The Guardian newspaper captioned its editorial "Nelson Mandela at 90"; the Daily Independent: in its editorial opinion, used the headline "Celebrating Nelson Madiba Mandela at 90" and Thisday newspaper's opinion "Celebrating Mandela at 90".The Punch newspaper published an opinion article on Mandela, written by Mike Woo ldridge, under the headline "Mandela, the sensitive leader at 90" while the Vanguard newspaper in another opinion article by Owei Lakemfa, headlined it "The moral authority called Mandela".According to the Guardian, "Nelson Rolihlahla ('troublemaker') Mandela was the son of a Xhosa-speaking Thembu chief, Gadla Henry Mphakanyiswa. He attended the University of Forte Hare in Alice, where he became involved in fervid political struggle against the racial discrimination practised in South Africa."The new South African Constitution, which Nelson Mandela signed into law in 1996, allows a maximum of two terms for a president. Mandela voluntarily elected to quit office in 1999, after a single term in office, very much unlike many other A frican leaders; nor does he belong to the category of African presidents who shift the goal-post (amending their constitutions to incorporate longer terms of office).The Guardian described "Nelson Mandela as a veritable man of the people, self-ab negating, humanistic and altruistic. Upon his release from prison in 1990, his people made to usher him into a palatial edifice. In his words, "There were many in the ANC who advised me to move to the home a few blocks away, in Diepkloof extension, that Winnie had built while I was in prison."It was a grand place by Soweto standards, but it was a house that held no meani ng or memories for me. Moreover, it was a house that, because of its size and expense, seemed somehow inappropriate for a leader of the people. I rejected that advice... I wanted to live not only among the people, but like them....""As Nelson Mandela, popularly called the "Madiba", celebrates his 90th birthday today, we join the rest of the world to proffer our bouquets to this pre-eminentAfrican son, this moral torchbearer of our world, and this quintessential great man. We congratulate him on his selfless achievements and longevity," the Guardian wrote.In the opinion of the Daily Independent, "It is worth mentioning that Mandela - just like Dr. Martin Luther King Jr. - was greatly influenced by the non-violent protest methods of India's Mahatma Gandhi. Like Gandhi, he believed in facing adversity with dignity."Be that as it may, he was pushed to renouncing the non-violent means of overturning apartheid by the buoying popularity of more radical groups like the Pan African Congress (PAC) as well as the frustrating lack of progress from peaceful measures. He consequently conceded that there was no effective alternative to an arm e d struggle, culminating in the formation of the MK.According to the tabloid, "Two actions go a long way to further highlight the moral fibre and large-heartedness of Mandela: He refused to support the cry for an ame change of the Parliament because Hendrik Verwoerd (the assassinated apartheid-era Premier after whom the complex was named) was the man that sent him to jail . He also refused to approve the destruction of Pieter Botha's statue (1st Executive President of apartheid South Africa)."At a time that very little positive news is emanating from Africa, it is exhila rating that the world would be celebrating the life and times of this global icon - Nelson Mandela: a 24-carat 20th Century gem from Africa to the rest of the world. Daily Independent wishes the Madiba a memorable 90th birthday anniversary.Thisday newspaper, in its opinion wrote "Nelson Rolihlahla Mandela is indeed a living legend. He is 90 years old today. Weeks before his 90th birthday, the world could literally not wait to celebrate him. On June 27, 2008 a very well attended and colourful musical concert was held for him at Hyde Park, London."Although he now walks slowly with the support of a stick and aids, he still has much life in him. While calling on African leaders to learn a lesson or two from this worthy son of Africa, we wish Madiba many," the paper wrote.Wooldridge wrote in his opinion in The Punch "He (Mandela) dedicated his life to a political crusade and became South Africa’s first black president, but Nelson Mandela never lost the personal touch – as those who know him explain. Nelson Mandela’s release from jail after 27 years, in 1990, brought hope of sweeping polit i cal change after the turbulent days of apartheid.Lakemfa, in the Vanguard newspaper opinion also wrote that Mandela "is not even clothed in any religious garb. He is simply human and his life, like his first wife Evelyn Mase and second wife Winnie Madikizela attested, is like that of any other mortal with all its fallibles."Mandela’s towering figure, his transformations through life and embodiment of the struggles of the weak and colonised and their eventual triumph, makes him a very difficult personality to capture in a single write-up."I have therefore limited myself to a tiny aspect of his life; the moral authority he wields. Never in history has anybody of African descent wielded so much moral authority in the world as Nelson Mandela.According to Lakemfa, "Mandela was not born a legend, he acquired it. He used to say that “Nurture, rather than nature, is the primary moulder of personality”. To be able to celebrate Nelson Mandela’s ninetieth birthday, no matter how tangentially, is an historic honour."Lagos - 19/07/2008
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Saturday, July 19, 2008

Trapani

TRAPANI

IN RICORDO DI NICOLA MEROLLA(AMBASCIATORE CISTERNESE IN ARTE

Apprendo ora che il ns illustre concittadino ci ha lasciati.
CISTERNAONLINE desidera ricordarlo con una delle sue ultime apparizioni pubbliche durante la consegna del Premio Città di Cisterna 2007 a Mauro Buccitti.
Ai familiari tutti vivissime condoglianze dalla redazione e mie personali.
Giuseppe M. Belli

Note biografiche:

Nicola Merolla è nato a Cisterna di Latina il 14 gennaio 1932. Primo di quattro figli, la sua infanzia è stata caratterizzata dagli eventi bellici della seconda guerra mondiale, lo sbarco degli alleati ad Anzio, le bombe che devastano il paese, l'esodo forzato da Cisterna, la grande fame, la povertà, l'essere costretto ad abbandonare la scuola per aiutare la famiglia, sono elementi fondamentali che segnano la sua vita, per fortuna su di lui hanno un effetto positivo, rafforzano in lui la voglia di emergere, di lavorare per migliorare la sua condizione sociale. Si dà da fare provando tutti i mestieri, dal ragazzo di bottega al panettiere, dal sarto all'idraulico fino a trovare il lavoro che sarebbe stata la sua vita il "Fabbro". All' età di quattordici anni già capeggiava una squadra di quindici persone fino ad arrivare nel 1955 a 23 anni ad aprire un'attività tutta sua.

Il 2 giugno del 1975 è stato insignito del titolo di "Cavaliere al Merito della Repubblica". L'amore per il suo paese e per un riconoscimento verso la vita lo spingono ad impegnarsi nel sociale. Nel 1963 è stato Vice Presidente del Pro Cisterna nell'era Orsini, per poi riprendere la squadra nel 1973 retrocessa in 1^categoria, fino alla vittoria nel campionato di Promozione del 1975/1976 per il ritorno in serie "D".
Per molti anni è stato lo sponsor della corsa ciclistica intitolata alla Madonna del Divino Amore, divenuta un appuntamento classico per la categoria cicloamatori, è stato consigliere comunale dal 1975 al 1985 assumendo anche la nomina di assessore, è stato membro del comitato per il monumento del Carabiniere Salvo D'Acquisto, ha costruito personalmente e donato il cancello monumentale artistico della collegiata S.Maria Assunta di Cisterna, è stato promotore e sostenitore di molteplici attività sociali e culturali.
Nel 1989 ha ricevuto il "Premio Simpatia" in Campidoglio a Roma. Presidente dal 2004 della commissione del "Premio Cisterna", socio fondatore e Vice Presidente dell'Associazione Culturale "Oasi dell'Antica Ninfa
".

La vena poetica di Nicola Merolla si scopre quando per conquistare la donna che amava scrive versi d'amore e vista la capacità di trasformare in parole i propri sentimenti iniziava a scrivere per gli amici poesie e scritti da dedicare alle proprie amate. Questa vena poetica col tempo si assopiva, ma nel 1988 dopo un delicato intervento di neurochirurgia che lo costringe ad una lunga convalescenza, si risvegliava in lui la voglia di scrivere le proprie sensazioni, le proprie emozioni ritrovate per il timore di perdere la vita e le capacità intellettive. Trasmettere i propri sentimenti, descrivere momenti di vita vissuta, i ricordi d'infanzia, spaccati di vita del dopoguerra, i giochi di una volta, riflessioni su persone e cose, l'amore che prova per sua moglie, per i figli, per i nipoti e la sua grande fede cristiana, era ormai per lui, dopo aver lasciato il lavoro, l'attività principale. Nel 2000 ha pubblicato il suo primo libro "L'Allegra Sassaiola" con la casa editrice Pagine di Roma.
Nel 2007 ha pubblicato il volume "San Rocco e le sue statue a Cisterna", volume distribuito in forma gratuita e donato alle parrocchie Santa Maria Assunta e San Valentino, e che lo scorso 20 maggio, è stato al centro di una lezione alla Facoltà di Scienze della Formazione, cattedra di Storia Moderna, all'Università Roma Tre.
Ha partecipato a varie manifestazioni culturali piazzandosi sempre ai primi posti
.

20 maggio 2008 - Facoltà di Scienze della Formazione, cattedra di Storia Moderna, all'Università Roma Tre.
Ultima immagine pubblica

Domani, 15 luglio, alle ore 11, si celebreranno i funerali nella Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo.

articolo originale. http://giuseppe-m-b.wordpress.com/2008/07/14/

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SHAITSU

SHAITSU
Il massaggio Shiatsu che si effettua tramite la pressione delle dita, dei palmi delle mani e dei piedi e dei gomiti su tutto il corpo, agisce sui punti energetici considerati dall'agopuntura. Stimola la circolazione sanguigna ed il flusso linfatico, agisce sul sistema nervoso allentando la tensione muscolare più profonda, rimuove le tossine dei tessuti, risveglia il sistema ormonale e sollecita la capacità di autoguarigione del corpo.

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