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Sunday, March 6, 2011

Una mostra di pittura sull'immigrazione

Una mostra di pittura sull'immigrazione

CARO CHARLES,

abbiamo bisogno del tuo aiuto..
Con la galleria La Mimosa, (cisterna di latina) stiamo organizzando una mostra di pittura sull'immigrazione, quindi sulla presenza degli stranieri che vivono sul territorio pontino "i colori del mondo" la cui inaugurazione ci sarà sabato 12 marzo (AIUTO)...
se conosci artisti (pittori/scultori) di etnie diverse, non italiani, che vivono nel lazio e sono interessati ad esporre ti chiediamo la cortesia di girare loro il messaggio e di metterli in contatto con noi con una certa URGENZA ....
Con la presente siamo ad informare che relativamente alla mostra I Colori del Mondo, gli artisti che vogliono prendere parte all'iniziativa, sono convocati per portare le proprie opere ( un massimo di 3 per artista) sabato 5 marzo ( chiamare e concordare gli orari per trovare la curatrice e gli organizzatori ELEONORA GENTILE 334/9833437 oppure PATRIZIO VERONESE 340/9706622)


Si possono portare le opere anche mercoledì 9 e giovedì 10 ( chiamare MARIO SPIGARIOL 329/7436995)
Ricordiamo inoltre che il tema dell'allestimento è il viaggio: le opere saranno divise per cromatismi:


1- PRIMA SEZIONE: La partenza e l'abbandono dalla terra natale: dominano i colori scuri


2- SECONDA SEZIONE viaggio/ la speranza/le illusioni/le aspettative: dominano rossi, i colori passionali di un viaggio magari sofferto ma vissuto con patos
3- TERZA SEZIONE l'arrivo/ nuova vita/: colori verdi della speranza , il bianco, l'oro....la speranza a nuova vita

CONTATTI:
Eleonora Gentile: 334/9833437
Patrizio Veronese: 340/9706622

Cordiali Saluti.
Eleonora Gentile


334/9833437

Sunday, May 2, 2010

Countering trafficking in human being

Nigeria

Countering trafficking in human being

The Programme "Preventing and Combating Trafficking of Minors and Young Women from Nigeria to Italy" funded by the Italian Ministry of Foreign Affairs, was carried out by UNICRI in cooperation with UNODC, Nigerian Institutions and NGOs from March 2008 to April 2010. Designed as a follow-up of the pilot project, which was implemented during 2002-2004 - [to find out more go to Phase 1 of the Programme], the present Programme intended to:  read on..............................................

ENGLISH

ITALIAN




Sunday, March 14, 2010

LAMPEDUSA

Photobucket

Sunday, September 27, 2009

IL VANGELO,FINI LA SINISTRA E LA DESTRA

Dopo il vangelo di oggi (sotto) mi veniva in mente FINI LA SINISTRA E LA DESTRA italiana, la parola ...sincerità.... e mi veniva un gran male di testa...AIUTO!!!!!!
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Vangelo: Mc 9,38-43.45.47-48
Dal Vangelo secondo Marco
........In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demoni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi
darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare..............

Friday, May 8, 2009

Speciale Libia: cosa accadrà ai 227 emigranti respinti a Tripoli?

Speciale Libia: cosa accadrà ai 227 emigranti respinti a Tripoli?

PISTOIA, 7 maggio 2009 - Né a Malta, né a Lampedusa. Sono stati riportati in Libia i 227 emigranti e rifugiati (cittadini di Nigeria, Ghana, Gambia, Costa d'Avorio, Somalia e Mali) – tra cui 40 donne, tre delle quali incinte - soccorsi ieri a circa 35 miglia a sud est di Lampedusa dalle autorità italiane. Dopo una giornata di infruttuose trattative con il governo maltese sulla responsabilità dei soccorsi, l"Italia è riuscita a strappare a Tripoli il consenso per la riammissione in Libia dei naufraghi. Nessuno dei passeggeri è stato identificato, nessuno degli eventuali minori non accompagnati è stato tutelato, nessun rifugiato è stato messo nelle condizioni di chiedere asilo politico, e nessun medico ha verificato le condizioni di salute dei naufraghi. Prassi che sulla terra ferma sono obblighi previsti dalla legge. Ma non in mare aperto, fuori dalle frontiere e dallo stato di diritto. Maroni ha rivendicato quanto accaduto come "un risultato storico" e annunciato che sarà la prassi della prossima stagione di sbarchi. Maroni e l'Italia hanno la memoria corta.

"Le espulsioni collettive di migranti dall'Italia alla Libia costituiscono una violazione del principio di non refoulement. Le autorità italiane non hanno rispettato i loro obblighi internazionali". Era il 14 aprile del 2005 e il Parlamento Europeo adottava una risoluzione di condanna contro le deportazioni collettive con cui il Governo italiano aveva espulso in Libia 1.500 persone intercettate al largo di Lampedusa tra l'ottobre 2004 e il marzo 2005. "Il parlamento europeo - continuava la risoluzione su Lampedusa P6_TA(2005)0138 - è profondamente preoccupato sul destino di centinaia di richiedenti asilo respinti in Libia, dal momento che questo paese non ha firmato la Convenzione di Ginevra sui rifugiati, non ha un sistema d'asilo, non offre garanzie effettive per i diritti di rifugiati, e pratica arresti arbitrari detenzioni e espulsioni".

Un mese dopo, il 10 maggio del 2005, la Corte europea dei diritti umani sospese l'espulsione da Lampedusa di 11 cittadini stranieri sbarcati a marzo e che avevano presentato ricorso. Quattro anni dopo, ciò che ieri era illegale è divenuto regola d'ingaggio dei pattugliamenti di Frontex partiti la settimana scorsa nel Canale di Sicilia.

Adesso però le questioni sono due. La prima: che ne sarà del soccorso in mare, quando la priorità non è più la vita dei naufraghi, ma le trattative sul dove portarli? Maroni presenta i 600 salvataggi fatti dalle nostre unità in acque maltesi come un peccato originale. In realtà fanno onore alla nostra Guardia costiera e alla nostra Marina militare. Perchè questa gente non viaggia su navi di crociera. Ma su vecchi legni malmessi. Tutti ricordino che sono quasi 4.000 le vite umane che il mare di Sicilia si è ingoiato negli ultimi dieci anni! Bene, rischiano di morirne altrettanti ora che la nostra Guardia costiera ha ricevuto l'ordine di non intervenire in alto mare, senza autorizzazione del ministero dell'Interno, previa consultazione-scontro con Malta. Ieri è andata bene perché il mare era calmo. Ma col mare in tempesta e onde altre quattro metri, bastano pochi minuti di ritardo a decidere la morte di centinaia di persone.

La seconda questione è: che cosa succederà ai migranti respinti in Libia? Sappiamo già che sono stati arrestati e detenuti nel carcere di Tuaisha, a Tripoli, fatta eccezione per una donna ricoverata in ospedale dopo sei giorni trascorsi in mare. Adesso, a seconda delle nazionalità, alcuni saranno rimpatriati in pochi giorni (ad esempio verso Tunisia e Egitto), altri saranno tenuti a marcire nelle carceri libiche per mesi, o per anni. In che condizioni? Lo scriviamo da tre anni. Per l'ennesima volta vi riproponiamo i nostri esclusivi reportage. Nella speranza che la stampa ne faccia buon uso, anziché continuare a leccare le scarpe ai ministri.

I nostri reportage
Guantanamo Libia. I nuovi gendarmi dell'Italia
Pattuglie nel deserto libicoLa porta di ferro è chiusa a doppia mandata. Dalla piccola feritoia si affacciano i volti di due ragazzi africani e un di egiziano. L'odore acre che esce dalla cella mi brucia le narici. Chiedo ai tre di spostarsi. La vista si apre su due stanze di tre metri per quattro. Vedo 30 persone. Sul muro hanno scritto Guantanamo. Ma non siamo nella base americana. Siamo a Zlitan, in Libia. E i detenuti non sono presunti terroristi, ma immigrati arrestati a sud di Lampedusa

Frontiera Sahara. I campi di detenzione nel deserto libico
Stipati come animali, dentro container di ferro. Così gli immigrati arrestati in Libia vengono smistati nei centri di detenzione nel deserto libico, in attesa di essere deportati. Siamo i primi giornalisti autorizzati a vederli. Le condizioni dei centri sono inumane. I funzionari italiani e europei lo sanno bene, visto che li hanno visitati. Ma si astengono da ogni critica, alla vigilia dell'avvio dei pattugliamenti congiunti

Reportage dalla Libia: siamo entrati a Misratah
Vista del cortile del campo di MisratahDi notte, quando cessano il vociare dei prigionieri e gli strilli della polizia, dal cortile del carcere si sente il rumore del mare. Sono le onde del Mediterraneo, che schiumano sulla spiaggia, a un centinaio di metri dal muro di cinta del campo di detenzione. Siamo a Misratah, 210 km a est di Tripoli, in Libia. E i detenuti sono 600 richiedenti asilo politico eritrei, arrestati al largo di Lampedusa o nei quartieri degli immigrati a Tripoli

E poi le nostre inchieste:
Libia: arrestati i superstiti del naufragio, sono a Tuaisha
"Così le navi di Frontex ci respinsero in Libia"
Dall'Unione europea 20 milioni alla Libia contro l'immigrazione
Libia: ecco le foto dei campi di detenzione
La Libia cerca immigrati in Asia, mentre l'Oim pensa ai rimpatri
Libia: ecco il testo dell'accordo segreto con l´Italia
Italia-Libia: Berlusconi firma l'accordo. Presto i pattugliamenti
Italia - Libia: Prodi firma l'accordo per il pattugliamento congiunto
Marocco: le testimonianze degli harragas arrestati in Libia

Per testimonianze audio potete scaricare questo file
Libia: esclusiva intervista con i rifugiati detenuti a Zawiyah

Friday, February 6, 2009

Thursday, October 30, 2008

Dossier immigrazione 2008

Caritas, dossier immigrazione
in Italia quasi 4 milioni i regolari

Sono il 6,7% della popolazione; 1,5 milioni di lavoratori, 800mila iscritti al sindacato
In 500mila lavorano in nero. Molti sono imprenditori. Contribuiscono al Pil per il 9%

La stima nel rapporto stilato con Migrantes al di sopra della media Ue e dei dati Istat
Comunità romena la più numerosa, aumentano i minori e gli studenti
Caritas, dossier immigrazione in Italia quasi 4 milioni i regolari
ROMA - Sono quasi quattro milioni gli immigrati regolari in Italia, con una incidenza del 6,7% sul totale della popolazione, leggermente al di sopra della media Ue. E' la stima fatta dalla Caritas italiana e dalla Fondazione Migrantes nel dossier annuale presentato oggi a Roma. I cittadini stranieri oscillano fra i 3.800.000 e i 4 milioni, precisa il dossier, sottolineando che il dato non è in contrasto con le cifre diffuse dall'Istat alcune settimane fa (quasi 3 milioni e mezzo di presenze) in quanto si tiene conto anche delle presenze regolari che, a causa delle procedure molto lunghe, ancora non sono registrate in anagrafe.

Nell'ultimo anno la popolazione straniera è aumentata di circa mezzo milione e la comunità straniera più grande, raddoppiata negli ultimi due anni, è quella romena con un milione di presenze stimate. Il 62,5% degli immigrati si trova al nord (oltre 2 milioni), il 25% al centro (poco meno di un milione) e circa il 10% nel mezzogiorno (quasi mezzo milione).

Gli immigrati nel territorio. La stima sulla presenza degli immigrati regolari in Italia varia quindi dai 3,5 milioni di residenti accertati dall'Istat e i 4 milioni ipotizzati dal dossier, ma per entrambi la popolazione immigrata è aumentata di diverse centinaia di migliaia di unità. Secondo il rapporto Caritas/Migrantes in Italia risultano presenti 3.987.000 persone regolarmente registrate. Gli immigrati sono uno ogni 15 residenti in Italia e uno ogni 15 studenti a scuola, ma quasi uno ogni 10 lavoratori occupati; inoltre, in un decimo dei matrimoni celebrati in Italia è coinvolto un partner straniero, così come un decimo delle nuove nascite va attribuito a entrambi i genitori stranieri.

Comunità romena la più numerosa. La comunità romena, raddoppiata nel giro di soli due anni, conta 625 mila residenti e, secondo le stime del dossier quasi un milione di presenze regolari. Al secondo posto gli albanesi con 402 mila presenze e subito dopo i marocchini a quota 366 mila. Mentre intorno alle 150 mila unità si collocano le collettività cinese e ucraina. In termini percentuali gli europei rappresentano il 52% del totale degli stranieri residenti in Italia, gli africani il 23,2%, gli asiatici il 16,1% e gli americani l'8,6%. Secondo le stime del dossier la regione con il maggior numero di stranieri regolari è la Lombardia (953.600 presenze pari al 23.9% del totale), seguita dal Lazio (480.700 pari al 12,1% del totale) e dal Veneto (473.800 pari all'11,9% del totale).

Popolazione minorile in aumento. Nel 2007 sono nati 64.000 bambini da entrambi i genitori stranieri e, se si tiene anche conto dei minori che vengono per ricongiungimento, emerge che la popolazione minorile aumenta in Italia al ritmo di 100.000 unità l'anno; i minori stranieri residenti sono 767.060, dei quali ben 457.345 di seconda generazione, ovvero nati in Italia e gli studenti figli di immigrati aumentano al ritmo di 70.000 unità l'anno sfiorando le 600.000 nell'anno scolastico 2007-2008 (574.133). Sono poco meno di 100 mila gli studenti romeni (92.734), albanesi (85.195) e marocchini (76.217), quasi 30.000 i cinesi, 20.000 gli ecuadoriani, 15.000 i tunisini, i serbi e i montenegrini.

Il lavoro e il sindacato. In Italia lavorano circa un milione e mezzo di immigrati, che rappresentano il 10% degli occupati in diversi comparti soprattutto al nord. A Brescia un lavoratore su cinque è nato all'estero. A Mantova, Lodi e Bergamo uno su sei. A Milano, uno su sette. In tutta la Lombardia quasi la metà dei nuovi assunti (45,6%) è nata all'estero. Un segnale della trasformazione radicale del mondo del lavoro riguarda le iscrizioni al sindacato: i tesserati immigrati hanno ampiamente superato la cifra di 800 mila lavoratori. Mentre la percentuale di iscritti al sindacato sul totale dei lavoratori è del 5%, la percentuale sul totale degli iscritti tra i lavoratori attivi raggiunge ormai il 12%.

Almeno 500mila lavorano in nero. Il dossier stima che almeno mezzo milione di stranieri sono già insediati e inseriti nel mercato del lavoro nero, seppure sprovvisti di permesso di soggiorno. Il lavoro nero fra gli immigrati, osserva il rapporto, "è enormemente diffuso non solo presso le famiglie ma anche nelle aziende con un'ampiezza sconosciuta negli altri paesi industrializzati. In tre anni (2005-2007) è stato presentato circa un milione e mezzo di domande di assunzione di lavoratori stranieri con un'incidenza rispetto alla popolazione straniera già residente che va dal 10% al 25% nel 2007 (ma addirittura del 33% rispetto ai lavoratori stranieri già occupati).

Imprenditori. L'85% delle aziende con titolari immigrati è stato costituito dal 2000 in poi. La collettività straniera che vanta tra le sue fila il maggior numero di imprenditori è quella marocchina, con 20 mila figure di questo tipo. Subito dopo arriva quella romena, tuttora in forte crescita, seguita dalla comunità cinese. Anche gli imprenditori albanesi non sono pochi con le loro 17 mila presenze. Il grosso dell'iniziativa degli immigrati che decidono di mettersi in proprio si concentra tra l'edilizia e il commercio: per entrambi i settori risultano quattro imprese su dieci.

Ricchezza prodotta e spesa sociale. Secondo una stima di Unioncamere, gli immigrati concorrono per il 9% alla creazione del Pil, tre punti in più rispetto all'incidenza sulla popolazione. Gli immigrati hanno un costo in termini di servizi e assistenza: i Comuni italiani spendono specificamente per gli immigrati il 2,4% della loro spesa sociale (nel 2005, ultimo dato disponibile, 137 milioni di euro). Tenendo conto che gli immigrati sono fruitori anche di servizi a carattere generale, si può stimare che attualmente per loro si possa arrivare a una spesa sociale di un miliardo di euro, ampiamente coperti dai 3,7 miliardi di euro che, secondo una stima del dossier, assicurano come gettito fiscale.

Raddoppiate le cittadinanze in tre anni. In tre anni, sono raddoppiati i casi di cittadinanza di stranieri: nel 2007 ad acquisire la cittadinanza italiana sono stati 38.466 stranieri. Il dato italiano è comunque uno fra i più bassi nell'Ue dove sono 700 mila i casi di cittadinanza registrati in Europa, quasi 2 mila al giorno.

La criminalità. L'analisi congiunta delle statistiche giudiziarie e penitenziarie relative agli anni Duemila porta a queste conclusioni: gli immigrati regolari hanno all'incirca lo stesso tasso di devianza degli italiani. Gli addebiti giudiziari sono più ricorrenti per gli immigrati irregolari. La maggiore preoccupazione va riferita alle "mele marce" delle diverse collettività immigrate e alla criminalità straniera organizzata, che sta prendendo piede anche in collaborazione con le organizzazioni malavitose locali.

Il dossier Caritas/Migrantes. E' diventato negli anni un punto di riferimento obbligato per tutti coloro che si occupano della tematica. Per certi versi è ormai una fonte prioritaria, anche se nel passato sono state sollevate polemiche a proposito delle cifre. Nel dossier di quest'anno la questione viene affrontata direttamente, spiegando anche i criteri adottati e contribuendo quindi a svelare il mistero delle cifre dissonanti rispetto a quelle ufficiali dell'Istat e del ministero dell'Interno.

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Chukwubike Okey C.

Sunday, October 5, 2008

STOP RAZZISMO 04/10/2008 ROMA

QUALCHE FOTO DELLA GIORNATA...STOP RAZZISMO DI ROMA
DOMANI UN CI SARA' UN LINK PER ACCEDERE ALL'ALBUM CON OLTRE 120 FOTO C RACCONTA LA GIORNATA. ...clicca sull'immagine per ingrandire....
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(some pictures from the-- Stop Racism day in Rome. Tomorrow a link will lead
you to more than 120 news/story pictures .....click on the picture to enlarge)
Charles.














Posted by Picasa

Tuesday, September 23, 2008

BUCO NERO


Nel buco nero di Castelvolturno dove la vita vale 25 euro al giorno

Eduardo Di Blasi


lampedusa sbarchi immigrati 220
Si chiama Nency, ma il nome l'ha da tempo napoletanizzato in Nunzia. Viene dal Kenya, anche se quando le poni la domanda risponde: «Da Roma, ho fatto due anni per spaccio di droga a Rebibbia». Ha quasi cinquant'anni, i capelli bianchi, tre figlie e un ex marito che le passa 500 euro al mese. È una madre di famiglia che in questi due anni ha inventato una bugia («ho detto che sono andata in convento») per non raccontare alle figlie una verità difficile da nascondere.

Oggi, uscita da quel convento, è tornata a Castel Volturno e ha lasciato le figlie a Roma. Ha fame, in tasca non ha nemmeno i soldi per le sigarette, gira per strada con uno scialle leggero mentre inizia a fare veramente freddo. Eppure è tornata qui. Perché? Perché solo qui Nunzia può sopravvivere, può arrangiarsi, può grattare qualcosa per se, può nascondersi assieme agli altri suoi connazionali nell'enorme buco nero che da quasi trent'anni cancella le storie degli africani d'Italia. Troverà un tetto, troverà dei soldi, spacciando o mettendosi sul ciglio della strada a vendere quello che resta di se stessa. Ce la farà: sopravviverà. Troverà la sua fetta di vita alle spalle della Domitiana, in queste case basse attraversate da stradine piene di rifiuti e di facce di neri. Manderà i soldi a casa da questo nuovo convento senza indirizzo. Nessuno le chiederà nulla.
Come nessuno chiederà mai niente ad Alex, ghanese di 30 anni, faccia incazzata mentre cerca di mettere in fila due parole in italiano. Nessuno gli chiederà nulla, tranne l'affitto per il letto (150 euro al mese) e le sue braccia, che sono in vendita tutte le mattine alle cinque, in una piazza di Pianura, davanti al bar Ferrara. Una giornata di lavoro senza alcuna copertura assicurativa viene via per 20-25 euro, sei giorni la settimana domenica esclusa, sempre che il padrone non decida che preferisce picchiarti e non darti nulla, perché tu, in fondo, non sei niente.
Ecco perché nessuno chiede loro nulla, perché loro non esistono. Sono ventimila gli immigrati irregolari nella provincia di Caserta, almeno 11mila quelli di Castel Volturno, che sono per la stragrande maggioranza africani.

«Non esiste un posto così nel mondo», avvisa Antonio Casale, direttore del centro Fernandes, da 12 anni fiore all'occhiello della Caritas di Capua nel cuore di questo buco nero. Non esiste, non fa fatica a rispondere, perché qui, in 30 anni, non è successo niente. «Prima arrivavano i francofoni del Benin e della Costa D'Avorio, poi è stata la volta dei ghanesi, dei togolesi, dei nigeriani. Oggi arrivano i sudanesi, i liberiani, sempre più poveri e più ignoranti». Arrivano a Castel Volturno per due motivi fondamentali. Il primo è che in nessun posto del mondo un immigrato irregolare potrebbe trovare una casa. Non ci sono barboni a Castel Volturno. Tutti hanno un tetto dove ripararsi in questo paradiso di seconde case cadenti. La seconda ragione è che qui ci sono gli altri africani, da sempre. E allora puoi creare una microcomunità.
Eccolo il «modello Castel Volturno», la non integrazione di bianchi e neri che ha portato a quella che Casale definisce «la separatezza». Nel buco nero senza legge, dove anche un occupante di casa napoletano può chiedere l'affitto a un africano e la cosa sembra normale, dove le automobili non solo non hanno l'assicurazione esposta, ma alcune nemmeno il posto dove esporla, le comunità vivono per conto proprio.

«Hanno i loro negozi, i loro quartieri, anche le loro chiese». Tutti. Ognuno per sè. Ecco perché anche quelli che vivono qui da dieci anni non parlano una parola di italiano: perché sembra non dovergli servire. «Se ne accorgono appena vanno via da Castel Volturno». È un circolo vizioso che crea questi mondi paralleli, questi traffici leciti e illeciti. È l'obiettivo di trovare i sessanta euro a settimana, le due-tre giornate di lavoro.

«Cacciar via gli immigrati non è la soluzione al problema di quest'area. Per Castel Volturno e il litorale Domizio occorre altro: un organico progetto di riqualificazione». A parlare è l'arcivescovo di Capua, monsignor Bruno Schettino, che presiede la fondazione Fernandez, che accoglie ogni giorno 60 immigrati con un servizio mensa che offre il pranzo a 100 persone. «Hanno paura ed è comprensibile: per mia esperienza personale questa è gente che non fa alcun male». Ma quel che ci vuole è una strategia: «Il discorso è più ampio e non si risolve mandando via alcune centinaia di stranieri, che qui fanno lavori che altri non intendono svolgere».

Fabio Basile, anche lui da anni nella trincea di Castel Volturno a metterci tutto quello che può metterci la società civile in un processo del genere (è tra gli animatori del centro sociale "Ex canapificio" di Caserta da sempre impegnato sul mondo migrante), non fa fatica a descrivere il modello suddetto: «È così, e nessuno se ne importa. Il governo, ancora una volta, pensa di farne un problema di sicurezza pubblica, ma qui è chiaro che stiamo parlando d'altro».
Vediamo bene di cosa stiamo parlando allora. «Noi siamo un piccolo comune campano con i problemi di una metropoli», sintetizza il sindaco di Castel Volturno Francesco Nuzzo e per fare un esempio dell'enorme mole di lavoro che si trova a fronteggiare nella sua scomoda posizione spiega: «Abbiamo ventimila irregolari, venti vigili urbani e una sola assistente sociale, perché con i tetti di spesa non possiamo assumerne nemmeno un'altra, e non sto dicendo che ne servono due».

Non va meglio a polizia e carabinieri che dovrebbero presidiare un territorio in cui le regole non solo non esistono, ma sembra quasi non possano esistere, con la camorra che possiede case, negozi e bar, che spara e commercia, costruisce, investe, interra rifiuti speciali e fa mozzarelle. E queste centinaia di facce scure, schiavi composti di questa terra, che solo per identificarli ci vorrebbero 5mila giorni e per sequestrargli la macchina un deposito giudiziario di diversi chilometri quadri. Angelo Papadimitra, segretario della Cgil di Caserta, non ha dubbi: «Da questa storia si esce solo con una legge speciale per Castel Volturno. Ci vuole una sanatoria». Invece il governo si fa portabandiera di un nuovo «ordine pubblico», in un posto in cui i sei africani ammazzati giovedì scorso aspettano ancora un funerale. Tra sabato e domenica non si è trovato nessuno che facesse l'autopsia di quei corpi crivellati di colpi.


http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=79205

Saturday, September 20, 2008

NIGERIANS NOT INVOLVED

Camorra blamed in immigrant murders
Police suspect notorious Casalesi clan killed six
(ANSA) - Caserta, September 19 - Police on Friday said the notorious Casalesi clan of Naples' Camorra Mafia was probably behind the murder of six immigrants in the small Campania town of Castelvolturno.

Three Ghanaians, two Liberians and a Togo national were shot dead on Thursday night at an ethnic clothing shop where local residents often brought clothes for minor adjustments.

A third Liberian died in hospital on Friday morning, and doctors were operating on another man injured in the attack.

Investigators said the 84 shell cases found at the scene of the crime came from a Kalashnikov assault rifle and a semi-automatic pistol.

Police believe the same weapons were used 20 minutes earlier in nearby Baia Verde to kill a 53-year-old Italian known to have had links with the Casalesi clan, who was shot 20 times.

According to investigators the killers may have been posing as policemen, since witnesses reported seeing four men wearing uniforms pull up in a car with flashing lights.

Police said they believed the murders were connected to drugs trafficking in the town, where African immigrants had recently begun dealing autonomously and had stopped paying percentages to the local Mafia.

But relatives of the dead men reacted angrily to suggestions that the killing was drugs-related.

''He worked from morning till night, he didn't even stop to eat,'' said the partner of the 28-year-old Ghanaian who worked in the shop.

''He was innocent, he wasn't a criminal,'' Another friend of the Ghanaian said he had been ''murdered while he was sewing''.

Immigrants claiming the crime was race-related clashed with police on Friday after setting up a road block in front of the shop, shouting ''you Italians are all b******s, this is racism''.

'DEAD MEN WALKING'.

Other residents said the murders were just the latest of a series of Mafia crimes in the small town and hit out at the government for abandoning them to the Camorra.

''Does this seem like a normal town to you? Is it normal that 18 people have died in a few months when the town's population is less than 20,000?'' asked one man in the town's central square.

''We're dead men walking here. The state has abandoned us, our fate is sealed,'' he said.

Another elderly man at a bar in the square said it was impossible to carry out any business activity here without paying the Mafia first.

''We're afraid here, afraid to be killed even sitting outside a bar. People say nothing because they are afraid of dying''. The Bishop of Naples, Cardinal Crescenzio Sepe, called on the Camorra to put down their weapons following the massacre and compared them to ''poisonous snakes''.

''Until these bearers of death are defeated we will always have cemeteries full of hatred and violence,'' he said.

One of the most feared Naples Camorra outfits, the Casalesi clan's criminal empire was exposed in Roberto Saviano's worldwide bestseller Gomorra, now also a film that won the second prize at Cannes this year
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/english/news/2008-09-19_119270584.html

Sunday, September 14, 2008

ETIOPIA-LIBIA-ITALIA


L'osservatorio sulle vittime dell'immigrazione
FORTRESS EUROPE


http://fortresseurope.blogspot.com

presenta



COME UN UOMO SULLA TERRA

Dal 2003 Italia ed Europa chiedono alla Libia di fermare i migranti africani. Ma cosa fa realmente la polizia libica? Cosa subiscono migliaia di uomini e donne africane? E perchè tutti fingono di non saperlo?



Per la prima volta in un film, la voce diretta dei migranti africani sulle brutali modalità con cui la Libia controlla i flussi migratori, su richiesta e grazie ai finanziamenti di Italia ed Europa.



Una produzione Asinitas Onlus in collaborazione con ZaLab



Dag studiava Giurisprudenza ad Addis Abeba, in Etiopia. A causa della forte repressione politica nel suo paese ha deciso di emigrare. Nell'inverno 2005 ha attraversato via terra il deserto tra Sudan e Libia. In Libia, però, si è imbattuto nelle violenze dei contrabbandieri e nelle sopraffazioni e alle violenze subite dalla polizia libica, responsabile di indiscriminati arresti e disumane deportazioni. Sopravvissuto alla trappola Libica, Dag è riuscito ad arrivare via mare in Italia, a Roma, dove ha iniziato a frequentare la scuola di italiano Asinitas Onlus punto di incontro di molti immigrati africani coordinato da Marco Carsetti e da altri operatori e volontari. Qui ha imparato non solo l'italiano ma anche il linguaggio del video-documentario. Così ha deciso di raccogliere le memorie di suoi coetanei sul terribile viaggio attraverso la Libia, e di provare a rompere l'incomprensibile silenzio su quanto sta succedendo nel paese del Colonnello Gheddafi.



IN ANTEPRIMA NAZIONALE

16 settembre 2008, ore 18:00 - Teatro dal Verme - Milano a cura di MilanoFilmFestival 2008 con la presenza di Moni Ovadia

23 settembre 2008, ore 20.30 – Nuovo Cinema Aquila - Roma a cura di
TekFestival
– Roma, con la speciale presenza di Goffredo Fofi e Ascanio Celestini

Dal 24 al 28settembre 2008 – Isola di Salina, in concorso al SalinaDocFestival



Per maggiori info e per vedere il trailer del film: http://comeunuomosullaterra.blogspot.com



Contatti per la stampa: Andrea Segre (regista e produttore per ZaLab) – 389.6747891
Marco Carsetti (produttore per Asinitas Onlus) - 340.0573209




Saturday, September 13, 2008

SBARCHI....IMMIGRATI

Immigrati, sbarchi a Lampedusa e nel Siracusano
Brindisi: clandestino muore soffocato in un camion

Clandestini (Alessandro Fucarini - Ap)

LAMPEDUSA (12 settembre) - Un gommone in avaria con a bordo 65 immigrati clandestini è stato soccorso questa notte, a circa 50 miglia da Lampedusa, da un mezzo della guardia costiera. Dopo le operazioni di trasbordo, la motovedetta si è diretta verso il porto dell'isola.

20 clandestini a Portopalo. Altri 20 extracomunitari sono sbarcati, intorno all'una di notte, a Portopalo di Capo Passero, nel siracusano. Gli immigrati erano a bordo di un gommone alla deriva, quando sono stati intercettati da una motovedetta della capitaneria di porto.

In 47 arrivano a Lampedusa. Un gommone alla deriva con 47 immigrati a bordo è stato soccorso stamattina dalla guardia di finanza a 40 miglia a sud di Lampedusa. Gli extracomunitari, tutti uomini e in buone condizioni di salute, sono stati trasbordati sui mezzi dei finanzieri che si stanno dirigendo verso l'isola.

Clandestino morto a Brindisi. Un immigrato clandestino di nazionalità non ancora accertata è morto nel cassone di un autotreno nel quale si era nascosto, insieme con altre due persone, per entrare illegalmente in Italia. L'automezzo era imbarcato sul traghetto Ionian queen giunto stamani a Brindisi dallo scalo greco di Igoumenitsa. L'uomo è morto apparentemente per asfissia. Gli altri due clandestini sono in discrete condizioni. La scoperta è stata fatta dal personale della guardia di finanza e della polizia di frontiera nel corso del consueto giro di perlustrazione sulla nave, che aveva appena attraccato, prima che agli automezzi venisse dato il permezzo per sbarcare. I clandestini sono stati scoperti dopo che si sono sentiti dei colpi provenire dall'interno di un tir.


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=30895&sez=HOME_INITALIA

Thursday, September 11, 2008

IMMIGRATI IN CORTEO............... COMMENTI DEI ROMANI

Roma, immigrati in corteo chiedono asilo in Italia
Traffico nel caos, tensione con la polizia

La protesta degli immigrati (foto Leonardo Puccini)

ROMA (10 settembre) - Centinaia di immigrati sono scesi in strada a Roma e hanno sfilato in corteo per chiedere asilo in Italia. La manifestazione è partita questa mattina alle 7 dal centro di accoglienza di Castelnuovo di Porto: destinazione Roma. Scortati lungo via Tiberina da un consistente numero di agenti delle forze dell'ordine, gli immigrati - secondo i manifestanti erano oltre 600 le persone in marcia - si sono poi immessi lungo via Flaminia Nuova, in senso contrario di marcia, in direzione della capitale, bloccando il traffico sulla carreggiata in uscita da Roma. Nel corso della marcia più volte alcuni dei manifestanti hanno invitato gli altri partecipanti al corteo a non interrompere la lunga fila. Il corteo si è poi snodato su corso di Francia e lungotevere Flaminio, e si è concluso nel primo pomeriggio di fronte alla sede Rai di viale Mazzini.

Qualche momento di tensione tra i manifestanti e le forze
dell'ordine quando, su via Flaminia Nuova, all'altezza dello svincolo per l'ospedale S. Andrea, alcuni degli agenti che a piedi scortavano il corteo hanno cercato di deviare il corso della marcia, per far confluire i manifestanti che procedevano sull'altra corsia. Il corteo non è stato però deviato.

I manifestanti, tutti originari dell'Eritrea, Somalia, Etiopia e Nigeria, hanno gridato «Ask our right», lo stesso slogan impresso sulle loro maglie. «Italia è un paese democratico» si leggeva su uno degli striscioni esibiti in strada.

Obiettivo della manifestazione chiedere il rilascio dei documenti necessari per lavorare in Italia, hanno spiegato i dimostranti. «Non abbiamo destinazione - ha detto Hizbaui, uno dei richiedenti asilo - ci muoviamo verso Roma. Oggi inizia la nostra mobilitazione, che finirà quando il nostro problema sarà risolto».

Ocse: lentezza permessi incentivo illegalità Uno degli autori del rapporto sull'immigrazione nei paesi Ocse, Georges Lemaitre, ha dichiarato che la lentezza burocratica nella regolarizzazione degli immigrati può rivelarsi un incentivo all'illegalità. «Bisognerebbe trattare rapidamente le domande, verificare le carte in tempi brevi, dare i mezzi per assicurare che le regole siano rispettate» ha aggiunto, sottolineando che «un imprenditore non può aspettare per mesi e che quindi può essere tentato di aggirare la legislazione».

Valutazione delle domande di asilo. Da giovedì la commissione territoriale Asilo inizierà le audizioni per valutare le domande di richiesta di asilo presentate dagli immigrati ospiti del centro di accoglienza di Castel Nuovo di Porto. Attualmente sono 742 le persone che vengono ospitate nella struttura d'emergenza aperta dal 26 giugno e nella quale sono già transitati circa 1.300 immigrati. Da domani potranno essere ascoltate 10 persone al giorno, tra gli ospiti della struttura d'emergenza e gli immigrati di altri centri già in lista.


I VOSTRI COMMENTI (20 di 123) pag: di 7 Scrivi un commento
espulsione rapida
non ho capito bene se il governo ci sta prendendo per il sedere sul fatto delle espulsioni. ma io dico in quale altro paese europeo si è mai vista una manifestazione di immigrati clandestini!! ma siamo impazziti!!! 750 persone solo a roma sostenute a e.80 cad. al giorno. rivendicano lavoro, diritti, ma questa non è l'africa e pertanto invece di ringraziare chi li ha accolti in emergenza adesso si arrogano il diritto anche di protestare!! oltre all'aggressione ad una donna italiana di un mese fa a castelnuovo di porto. allora io non ce l'ho con loro perchè non li conosco, ma questo governo che ha messo in atto un pacchetto sicurezza che fa dorme? che vengono a fare in italia? ad arricchire il mercato nero del lavoro, dove un italiano non trova lavoro, nè casa ed assistenza? Allora se permettete ci sto prima io che in questo paese ci sono nato come la mia famiglia e non ho una casa oltre al resto. ma chi ve conosce?

commento inviato il 11-09-2008 alle 00:06 da Carlo

Zulù
Rimandiamoli a casa loro, che chiedano i loro diritti ai governanti delle nazioni dalle quali provengono.( Nazioni che finanziamo abbondantemente con soldi NOSTRI,)
Graziano.

commento inviato il 10-09-2008 alle 23:52 da Graziano

per nicoletta.
Invitali a vive a casa tua.

commento inviato il 10-09-2008 alle 23:31 da romolo

Per Nicoletta
A prescindere dal fatto che io non sono cristiano,tengo a precisare che noi non possiamo permetterci di accogliere tutti,perchè non basterebbe l'intero paese:perchè on cominci ad aiutarne qualcuno tu invece di scrivere?

commento inviato il 10-09-2008 alle 23:28 da Sandro

Per Ludovica
Cara Ludovica,anche noi siamo stati colonizzati,come no?La Sicilia è stata secoli sotto gli arabi,l'Europa dell'est sotto i Turchi,gli Ottomani hanno compiuto scorribande piratesche ,razziando città italiane e schiavizzando donne e bambini per secoli.NOn ricordi Lepanto?Ma non voglio farne una questione,altrimenti non si finisce più.Dico solo che questa gente pretende TROPPO,sembra che gli sia tutto dovuto,e noi non siamo nella possibilità di farlo.NOn si possono fare paragono con gli USA:gli USAa sono un continente,mezzo spopolato,noi siamo già in troppi!

commento inviato il 10-09-2008 alle 23:24 da Sandro

Chi non ha autorizzazione non può sfilare
Vorrei ricordare all'attuale sindaco che io ho votato di far rispettare
Ordine e Legalità sempre e comunque.
Questa manifestazione non è stata autorizzata a quanto pare.
E quindi non doveva essere effettuata.

commento inviato il 10-09-2008 alle 23:16 da Re di Roma

Extracomunitari
Arrivano, ospiti indesiderati, e hanno anche delle pretese! A nessuno è mai venuto in mente di raccogliere firme x un semplicissimo referendum? "Volete o non volete gli extracomunitari"? Aiutandoli nei loro paesi, risparmieremmo un bel po' e vivremmo più tranquilli. Ma adesso ci pensa Prodi...

commento inviato il 10-09-2008 alle 23:15 da mirella

Il paese delle noci di cocco siamo!
Si diceva che eravamo una repubblica delle banane,qualcuno la banana sopratutto a chi ci governa sà dove se la dovrebbe infilare.......vabbè scortare una manifestazione non autorizzata è il massimo.Il questore e il prefetto di Roma dopo la mirabolante prova dimostrata nel gestire i "tifosi" del Napoli ne combinano un'altra.Bravi continuate così esempi puri di uno stato delle noci di cocco.

commento inviato il 10-09-2008 alle 23:10 da Andrea!

oggi come oggi
eh beh certo oggi come oggi anche quando resti incinta non si sa proprio chi ti ritrovi in casa...

cara redazione è arrivato questo mio ironico post sui figli?

commento inviato il 10-09-2008 alle 23:05 da vitasumarte

gigi,La colpa è di chi parte con il presupposto di essere sfruttato.
A gigi ti sbagli io simpatizzo sinistra.comunque la colpa di chi è?
se quando chiedono lavoro accettano una miseria per lavorare come muli la colpa è mia? che magari sono rimasto senza lavoro perche questi invece di chiedere il dovuto prendono un quarto giusto prezzo ,tanto ce la caritas e tante altre associazioni.
Che per caso sono ,io che li chiamo a venire a essere sfruttate,io,ho smesso di fare il buonista a tutti costi ,ma non per questo sono di destra.

commento inviato il 10-09-2008 alle 22:59 da Paperino

su Ellis Iland
Carlo, è vero hai ragione su come trattavano gli italiani a Ellis Iland.. proprio per questo noi dovremmo saperci mettere al loro posto.
Detto questo è chiaro, non possono pretendere lavoro casa e tutto subito, devono avere umiltà, è vero, come l'abbiamo avuta noi. Però noi non eravamo stati colonizzati, usati come soldati a morire, usate le donne e tante altre atrocità come è stato fatto a molti del corno d'africa. Non vorrei sembrare buonista è solo un fatto di giustizia.

commento inviato il 10-09-2008 alle 22:57 da Ludovica

anvedi quanti bravi cristiani qui dentro.
e meno male che vi definite anche cristiani, pure diabolik è più caritatevole di questi lettori.
Queste persone (clandestini, embé?) stipate uno sull'altra in un luogo che ospiterebbe più comodamente le mucche, hanno preso e marciato sotto il sole di oggi,con 38 gradi e per 30 chilometri 30 per avere un minimo di trattamento da esseri umani, sono venuti per lavorare, non come certi bamboccioni che scrivono dall'ufficio.
Ma tanto la ruota gira per tutti, anche per i figli di papà.

commento inviato il 10-09-2008 alle 22:46 da nicoletta

annatevene
a casetta vostra, le manifestazioni fatele a casa vostra eppoi ridiamo....

commento inviato il 10-09-2008 alle 22:20 da romolo

Il razzismo è un'altra cosa
Il termine razzismo è utilizzato spesso a sproposito. Il razzismo è la discriminazione "a priori" di un gruppo etnico, cioè indipendetemente dalle loro azioni. L'Italia non è un paese razzista ma sente l'esigenza di una maggiore legalità. L'idea di poter accogliere senza limiti immigrati è un'idea semplicemente folle, perchè non abbiamo le risorse economiche per farlo. Qui non c'entra la solidarietà è solo una questione di buon senso. Ancora più folle è l'idea di tollerare le varie illegalità commesse dagli immigrati sulla base delle loro precarie condizioni (come una sorta di "ammortizzatore sociale"). Tutto ciò non può che portare a una crecente conflittualità sociale, bisogna riconoscre che si tratta di un problema europeo e come tale va trattato con misure prese dall'Unione.

commento inviato il 10-09-2008 alle 22:15 da Lancelot

Per Diego eCarlo gli pseudo progressisti
NOn so in che mondo vivete,ma il fatto che abbiamo dei delinquenti nostri non significa che dobbiamo farne entrare degli altri.
Svegliatevi!!!!!Il 40% dei detenuti sono stranieri!!!!!!!
Anche oggi alla stazione Termini,in pieno giorno,una ragazza pè stata aggredita,e si è salvata solo perchè era campionessa di karate:leggete il giornale!Se fosse stata vostra moglie e vostra sorella?
Chiaro che io sono solo contro i clandestini.
Carlo,visto l'immondizia che leggi non c'è da stupirsi su come la pensi!

commento inviato il 10-09-2008 alle 22:14 da Sandro

Per Ludovica
Perchè non ne ospiti qualcuno a casa tua visto che sei tanto solidale??
Siamo veramente alla farsa:uno entra illegalmente,non sappiamo chi è.cosa ha fatto,magari è un assassino,e dobbiamo pure sbrigaci a dargli il permesso.
I nostri avi li trattavano come bestie ad Ellis Island e nessuno fiatava!Siamo proprio un popolo di fessi!

commento inviato il 10-09-2008 alle 22:03 da Sandro


via tutti!
ognuno a casa sua!o a casa di prodi e veltroni!

commento inviato il 10-09-2008 alle 22:02 da nick

per Diego 19:25
premetto che sono d'accordo al 100% con Vale.....poi vorrei aggiungere un pò di cose...primo io le tasse le pago,secondo a me della globalizzazione non me ne frega un cacchio,terzo posso vivere anche con 2 marche di biscotti.....ti vorrei poi chiedere se sei mai entrato in un ctp....la croce rossa gli da soldi,sigarette,schede telefoniche....alla faccia di noi poveri deficienti....dici che sono sottopagati? beh non sono gli unici....sapessi quanti italiani lavorano in nero e sono sfruttati.....il nostro è un paese oramai allo sbando,non aggiungiamo carne al fuoco..con questo buonismo è ora di finirla,la gente è stufa,li aiutasse il Vaticano....

commento inviato il 10-09-2008 alle 22:00 da mary

quindi per paperino la colpa è loro e non di chi li sfrutta
Paperino è veramente l'emblema della destra.

commento inviato il 10-09-2008 alle 22:00 da gigi

Cosa?
Ma che vogliono questi?

VOSTRI COMMENTI (40 di 123)


...LA NUOVA MARCIA SU ROMA...( o bongo bongo stare bene solo al.....)
era il mio titolo di un post di questa mattina quando la notizia era calda, calda...
ero perplesso, curioso, un po' scandalizzato, mi dicevo ma che so' matti, ma che cercano guai,mo' vedi che casino

poi mi hanno fatto ragionare,
e' giusto che facciano cosi', e' la logica conseguenza delle nostre scelte di anni di politica verso l' immigrazione

abbiamo una struttura fatta apposta per loro (la mafia italo/africana lo sa' bene)
non riuscivamo a prenderli tutti qualcuno ci scappava, e allora ci siamo organizzati addirittura con le navi della Marina Militare (che evidentemente non sa' che fare tutto il giorno) e per non andare in disarmo si mette a caccia di immigrati nel mezzo del mediterraneo,
adesso i gommoni non hanno nemmeno piu' gli scafisti (tanto li andiamo a prendere noi),
oramai se facciamo tardi ci fanno chiamare con i telefoni satellitari,
qualcuno ci cazzia perche' siamo troppo lenti, nei centri di accoglienza si mangia male, si sta' stretti (siamo lenti a svuotarli..e a trasferirli),
stanno in mare troppo a lungo e quando arrivano non c' e' nemmeno l' acqua minerale gassata,
minacciano di dirlo ai volontari cattolici, a sant' egidio, e quelli si sa' so capaci di fa' cadere il governo.
e' vero siamo troppo lenti, con i ritmi di arrivo sulle coste nostrane ci dobbiamo organizzare meglio.

e poi con le procedure burocratiche non se ne puo' piu' (sembra che faranno un esposto pure a Brunetta per la scarsa produttivita' degli addetti).

sono abituati bene, li abbiamo abituati bene e adesso hanno ragione e sono i nuovi intoccabili,
provate a fare una manifestazione di protesta a Roma che non sia autorizzata, se siete di dx o di sx so mazzate per tutti.

Ma noi siamo buoni, abbiamo il volontariato, le case di accoglienza ,i pasti caldi, i letti con le coperte,
certo la diaria e' bassa con quei 50 euro al giorno diceva una postina che ne guadagna 37 lavorando, non ti puoi fa' nemmeno una canna..e poi siamo lenti , lenti, lenti...

commento inviato il 10-09-2008 alle 21:35 da avariato


Se non ci fossero questi santi che si fanno sfruttare ,che lavorano anche 20 ore al giorno per pochi euro ,i datori di lavoro sarebbero costretti ad assumere i lavoratori,metterli in regola e pagare il giusto.
Ma questi rovinano il mercato ,chiedendo una miseria per svolgere qualsiasi lavoro,tanto poi prendono sussidi a destra e a manca,e poi ce la caritas.

commento inviato il 10-09-2008 alle 21:25 da Paperino

magliette
come si masterizzano cd si possono anche fotocopiare le magliette che prima di arrivare nei supermercati o nelle boutiques costano pochi centesimi se poi vengono dalla cina. per fotocopiarci sopra una scritta basta una macchina per noi obsoleta e rottamata, se vai alla discarica vedrai frigoriferi nuovi gettati e anche molti computers superati e buttati. non ci sono sempre politici deliranti, cosa pensi siano costate 600 magliette con la scritta? ahahahah, questi poveretti vogliono solo lavorare, ma ci sei stato in africa? sono venuti qui volentieri perchè il clima somiglia al loro e reggono la fatica meglio di noi, e ormai il nostro clima politico non è molto lontano dal loro, anzi mi chiedo come mai prodi è in africa e veltroni voleva andarci. Siamo, in africa, non sprecate soldi in viaggio, è l'africa che è già qui ahahaha. e forse c'è anche molto pù da fare perchè loro i loro diritti li conoscono noi no e infatti abbiamo il governo che abbiamo. caldi saluti a tutti.

commento inviato il 10-09-2008 alle 20:58 da vitasumarte

Basta rivogliamo l'esercito armato alle frontiere.
Non vogliamo più nessuno!!!! nemmeno chi li fà venire e chi non li caccia via . Basta

commento inviato il 10-09-2008 alle 20:38 da Tony

CHI ??
Io chiedo ancora...chi gli ha pagato un migliaio di magliete con gli slogan stampati sopra ??????

commento inviato il 10-09-2008 alle 20:01 da franco1

Proposta per soluzione..
Identificare tutti i partecipanti alla manifestazione, dal primo all'ultimo, magari anche i mandanti (o pensiamo che hanno fatto tutto da soli...), e al momento della verifica, rifiutare l' asilo, rimbarcarli (snip) per i propri paesi d'origine.
Cosi, parafrasando uno "dell'altra parte", "colpirne uno per educarne cento..", e vediamo se iniziano a capire che non è che possono pretendere o minacciare, possono al limite chiedere.

I miei più sinceri complimenti agli attuali Prefetto e Questore, veramente di polso oserei dire...

P.S. Se per qualcuno non è chiaro, quello che è riportato dalla cronaca è un atto illegale (manifestazione non autorizzata, intralcio alla circolazione stradale..), e non è che si deve aspettare per forza il morto.

commento inviato il 10-09-2008 alle 19:40 da DAGO

Ma non dovevano rimandarli tutti a casa?
Ma questo governo non doveva provvedere alla sicurezza? I nomadi non dovevano rimanere, gli irregolari...via, le stazioni sicure, tutti discorsi elettorali sapevano benissimo che tutto questo non sarebbe stato possibile, l'ho sempre asserito, le elezioni le hanno vinte proprio sulle promesse per la sicurezza.
Intanto litigano tra loro, per il federalismo, per i giudici, per i braccialetti ai carcerati, che è un altro indulto.
Adesso la manifestazione di questi che dovrebbero essere profughi politici..ma de che!!! Oggi a Lampedusa sono arrivati dalla Tunisia e non mi risulta che sia un paese in guerra posso assicurare che stanno meglio di noi, almeno non hanno immigrati.
La Caritas, l'opera nomadi, prendono tutti i soldi da noi cittadini censiti, regolari, vessati, controllati, tassati...ci stanno solo prendendo in giro come al solito da destra a sinistra, non arriviamo a fine mese ed il Berlusca dice che abbiamo un alto tenore di vita, ma dove vive? I deputati hanno preso più soldi di stipendio ed è passato inosservato.
Sono molto incazzata, mi sento impotente davanti a quello che succede e non ci sto.
Saluti.

commento inviato il 10-09-2008 alle 19:29 da paola48

RISPOSTE AD ITALIA AGLI ITALIANI (....razzisti e xenofobi)
Io sono proprio matta ad andare a lavorare tutte le mattine fino alle 19.30 di sera...per uno stipendio con cui nn riesco ad arrivare alla fine del mese...e qst basta che vengono qui...e...

(invece la stragrande maggioranza degli immigrati lavora anche dopo le 19.30 per uno stipendio miserrimo essendo sottopagati e sfruttati in nero...da padroni italiani)

1. non pagano le tasse
(che invece gli italiani le pagano vero? per fare un solo esempio concreto ho scaricato la lista redditi da internet qualche mese fa per scoprire che gli avvocati del mio paese hanno dichiarato da ZERO a 11mila euro di reddito...vergogna!!)

2. hanno il diritto alla sanità (pagata da noi contribuenti)
(pagata da metà degli italiani e io poi non sono una persona cieca e feroce da non voler dare assistenza sanitaria a chi sta male solo perchè è straniera!! quanto sei umana, magari sei anche cattolica la domenica vero?)

3. hanno un posto dove dormire senza pagare (paghiamo sempre noi contribuenti)...basti pensare a tutti sti campi profughi.
(frasi da bar o da covo di fascisti. Però noi italiani possiamo andare nei loro paesi a fare turismo sessuale o a sfruttare le loro economie vero? A far lavorare i ragazzini di 10 anni per farci i palloni e i tappeti?

4. hanno anche il diritto di manifestare per le povere leggi italiane..(perchè a loro non gli basta il permesso di soggiorno di 3 mesi..allora tornate al tuo paese visto che qui nn ti piace)
(Però quanto ti piace la globalizzazione eh? Ti piacciono gli scaffali dei supermercati con 45 biscotti diversi e però tutti uguali e 143 modelli di cellulari diversi vero?)

5. possono violentare derubare maltrattare noi poveri italiani....senza che nessuno gli dica niente (visto che due di loro oggi stavano manifestando in via flaminia) (ti sei lamentata mai dei tassisti che hanno fatto la stessa cosa mesi fa? se un italiano fa le stesse cose tu scrivi indignata su il messaggero.it?)


commento inviato il 10-09-2008 alle 19:25 da diego

le adunate di francesco 2
dipende da chi si r aduna. nel caso di forza nuova e dei suoi fondatori c'è da stare attenti.
su marte si sta benissimo im italia è spesso pietoso leggervi e vedere trasparire dalla maggior parte dei post meschineria, rancore, invidia, aggressività, miseria culturale e molta mortadella d'asino. critiche costruttive poche.

commento inviato il 10-09-2008 alle 19:20 da vitasumarte

L'illegalità è quella di entrare in Italia
cara Ocse dei miei... questi sono illegali sempre e comunque. da quando arrivano, a quando marciano, ai "lavori" che fanno, spacciare droga e vendere merce falsa. Tutti fuori e basta, il popolo italiano è incazzato nero con questi, non ne possiamo vedere nemmeno più uno in fotografia. State tirando la corda oltre il sopportabile, e i nodi verranno al pettine. Non ci lasceremo invadere senza reagire, adesso basta!

commento inviato il 10-09-2008 alle 19:17 da sturmtruppen

Per profondo rosso !
Caro amico commentantatore vorrei aiutare a comprendere che fra questo gruppo ci soni dei nigerianiquini provenienti della Nigeria la quale per secoli e' stata una colonia Inglese e con molti cittadini inglesi che ci vivevono per cui una delle pochissime cose ottenuta da questa gente sono state le scuole ove hanno potuto imparare la lingua inglese perfettamente, non Ti meravigliare della esatta forma lella loro richiesta. Voglio aggiungere vai a leggere il mio commento,firmato Tony, il cui titolo e' : L' Italia non deve pagare per tutti i colonizzatori !" E' questa la ricetta per non avere tutti gli immigraati in Italia e non riesco a comprendere come tutta la classe politica non abbia pensato alla
umana decisione che detto problema e' Europeo e non Italiano.
Leggi il mio commento e tene accorgerai che questa gente super sfruttata
dall'Europa intera adesso,presi dalla fame e dalla miseria,sono costretti a venire in Italia in quanto nazione piu' vicina ,basta pensare a Lampedusa ,ma poi devono essere distribuiti nei rispettivi paesi dai quali sono stati colonizzati.
Grazie Tony


Xla redazione,lo so' che sono stato ripetitivo ma voglio far comprendere che questa gente non e' tutta non istruita,fra di loro molti sono anche laureati,sono multilingue,e se vogliono la prova basta avvicinarli.Qualche anno fa' a piazza Navona ho avuto modo di riscontrare che il loro inglese era anche meglio del mio che vivo negli USA .Se potete pubblicatelo ,grazie .Tony

commento inviato il 10-09-2008 alle 19:15 da Tony

Mamma mia, che impressione...
Una volta in uno degli scarni commenti della redazione ho letto:
"Censurare a volte è valorizzare".
Leggendo la stragrande maggioranza di questi commenti ho capito cosa significa e condivido a pieno l'affermazione.

commento inviato il 10-09-2008 alle 19:08 da Alessandro

Non accettano permessi per tre mesi
Quindi vogliono tornare subito in Africa, vengano accontentati. Se questi non vengono rimpatriati immediatamente, davvero siamo un paese ridicolo.

commento inviato il 10-09-2008 alle 19:04 da sturmtruppen

A quelli che urlano "Italia agli Italiani"!!!!!!
Ma secondo voi come sarà l'Italia tra 10/20 anni???? Sarà un paese pieno d'africani e arabi mussulmani, ci siamo calati le braghe come facciamo sempre da secoli. Ricordate che L'Italia si è unificata nel 1861 e neanche questo è servito a niente, basta vedere come si trattano pisani e fiorentini, napoletani e torinesi, milanesi e romani, nord e sud....e dai ma non sappiamo tenere unito un paese per le minime cose figuriamoci fare leggi per l'immigrazione o per almeno riuscire a trattenerla, perchè combatterla del tutto sarà impossibile. L'Italia è geograficamente messa male e funziona come una specie di ponte per l'Europa. E poi con le leggi Italiane e la magistratura che punisci solo chi ruba mele ed è Italiano, allora sì che venire in Italia diventa irresistibile. Siamo alla frutta ed meglio che vi abituati perchè tra non molto l'Italia diventerà un paese africano, e non solo l'Italia. Beh, cosa vogliamo??? Dopo secoli di esplorazioni e crimini contro l'Africa, centro e sudamerica etc...è ora che l'Europa "paghi" per aver sfruttato il lavoro, la vita e le nazioni di questa gente senza lasciare nulla per aiutarli...ora è tardi....Bello è stato vedere Berlusconi a pecora davanti a Gheddafi con l'unico scopo che il generale blocchi l'orda di disgraziati verso l'Italia....poraccio vorrei essere una mosca per vedere la faccia di disprezzo verso berlusconi che ha fatto il generale appena il cavalier mascarato è andato via. Ci prendono per scemi e siamo l'unico paese "democratico" al mondo guidato dal l'uomo più ricco. Badate bene che non sono di sinistra ma la nostra destra fa ridere i polli.

commento inviato il 10-09-2008 alle 18:58 da Mario Regolini

la polizia dorme???
Leggo che questi immigrati irregolari, vagabondi, di colore hanno fatto una manifestazione non autorizzata per I LORO DIRITTI, i loro diritti, ma i nostri diritti chi ce li garantisce? Queste belle facce nere che senza essere autorizzati bloccano il traffico delle nostre strade, causandoci non pochi problemi. ma come mai la polizia era a piedi e non è intervenuta in nessun modo ? ma siamo pazzi, oppure io sto sognando e non mi trovo a Roma, dove sono nata? La stessa Roma che, quando ci sono manifestazioni non autorizzate, intervengono con manganelli e pompe di acqua ad innaffuiare i manifestanti? Vi ricorderete quello che è successo a Roma in occasione della manifestazione effettuata quando morì il povero Gabriele Sandri? Possibile che i nostri diritti non debbano essere rispettati e quelli degli invasori irregolari si? Ma che siamo nel paese dei balocchi ? Ricordiamoci che in Europa ci sanno ridendo tutti dietro, forse loro hanno capito che a casa nostra possono fare tutto e di più coloro che non hanno nessun diritto a stare qui. Meditate gente, meditate

commento inviato il 10-09-2008 alle 18:57 da sara

ITALIA AGLI ITALIANI
Io sono proprio matta ad andare a lavorare tutte le mattine fino alle 19.30 di sera...per uno stipendio con cui nn riesco ad arrivare alla fine del mese...e qst basta che vengono qui...e...
1. non pagano le tasse
2. hanno il diritto alla sanità (pagata da noi contribuenti)
3. hanno un posto dove dormire senza pagare (paghiamo sempre noi contribuenti)...basti pensare a tutti sti campi profughi
4. hanno anche il diritto di manifestare per le povere leggi italiane..(perchè a loro non gli basta il permesso di soggiorno di 3 mesi..allora tornate al tuo paese visto che qui nn ti piace)
5. possono violentare derubare maltrattare noi poveri italiani....senza che nessuno gli dica niente (visto che due di loro oggi stavano manifestando in via flaminia)

il Governo italiano fa schifo....
continuo a ripetere italia agli italiani
e stranieri immigrati illegali al vaticano

commento inviato il 10-09-2008 alle 18:52 da Vale

Perchè sfogate le vostre frustrazioni sui più deboli?
vergogna infinita per l'ignoranza di chi dice "tornino a casa". Ma lo sapete che succede a casa loro? E lo sapete di quanto ne siamo responsabili noi italiani "popolo civile" in questi Paesi: Etiopia, Somalia Eritrea? E lo sapete che cmq, quello che chiedevano è previsto nella nostra legge?

Perchè sfogate le vostre frustrazioni sui più deboli? Pensate invece a chi le leggi non le rispetta e sta al governo... ma no con i ricchi non ce la si prende mai, loro hanno sempre ragione..

che popolo di mediocri che siamo

commento inviato il 10-09-2008 alle 18:49 da Ludovica

A CASA VOSTRA !!!
...notizie come queste mi rattristano... poliziotti e altre forze dell'ordine , oltre a tutto quel che ci va' dietro a livello organizzativo , gente pagata da noi Italiani ; che anzichè essere in giro a controllare e prevenire eventuali rapine,stupri, e schifezze varie... Devono Perdere Tempo a tener A Badare a chi ?? (snip)

commento inviato il 10-09-2008 alle 18:43 da Fabio

finitela
Vi prego finitela di usare tutta la vostra baldanza nei confronti delle persone di sinistra.....con il vostro atteggiamento prima o poi alimenterete lo scontro e credo che l'Italia non abbia bisogno di questo !!!

commento inviato il 10-09-2008 alle 18:39 da Stefano

indovinello...
Q: perchè sti' islamo/musulmani di tutte le razze che odiano l'occidente cristiano non vanno nei paesi islamo/musulmani ricchissimi???
R: perchè stà gente ha la "missione" di invaderci e islamizzarci con la forza, come lo hanno fatto per esempio al Libano...tra altri!!!

commento inviato il 10-09-2008 alle 18:33 da françois


http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=30768&sez=HOME_ROMA&ctc=20#commenti

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SHAITSU

SHAITSU
Il massaggio Shiatsu che si effettua tramite la pressione delle dita, dei palmi delle mani e dei piedi e dei gomiti su tutto il corpo, agisce sui punti energetici considerati dall'agopuntura. Stimola la circolazione sanguigna ed il flusso linfatico, agisce sul sistema nervoso allentando la tensione muscolare più profonda, rimuove le tossine dei tessuti, risveglia il sistema ormonale e sollecita la capacità di autoguarigione del corpo.

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